(Adnkronos) – “Ottant’anni sono un traguardo importante non solo nella vita delle persone, ma ancora di più per un’organizzazione come la nostra. È stata l’occasione per rivedere le nostre radici, analizzare il presente e ancora di più il futuro”. Lo ha detto Michele Pagliaro, presidente di Inca Cgil, intervistato da Adnkronos/Labitalia in occasione dell’ottantesimo anniversario del patronato. “Siamo passati da una consulenza semplice concentrata sulle pratiche previdenziali a una consulenza sempre più complessa e su misura", ha proseguito Pagliaro.  "Nell’ultimo periodo -ha continuato- ci stiamo spostando verso il welfare e quindi con una presa in carico effettiva delle persone che si rivolgono al nostro Istituto con l'obiettivo di determinare una tutela capace di emancipare. Una tutela individuale che poi ovviamente, si lega a quella collettiva svolta dalla Cgil e dalle sue categorie. Siamo passati a una rete che, oltre ad essere una rete fisica, è anche una rete digitale capace di interloquire con tutta la pubblica amministrazione”. Il presidente di Inca fornisce anche un quadro della situazione italiana per quanto riguarda la tutela delle persone. “In un Paese che ha tanto difficoltà, con poco lavoro e tante criticità per i cittadini, a partire dalla povertà, la tutela -ha detto Pagliaro- rimane per noi un punto centrale. Non siamo soddisfatti delle misure introdotte dal governo, perché il perimetro della tutela si restringe giorno dopo giorno, sempre di più. Noi siamo in campo con i nostri valori e con il valore della prossimità".  "Siamo in campo non solo con una rete digitale ma anche con le nostre operatrici, operatori, sindacalisti e sindacalisti alla tutela individuale che parlano direttamente con le persone. Per noi esistono le persone con i loro problemi di cui ci facciamo carico per provare a innalzare non solo l'emancipazione individuale, ma anche per determinare una qualità della vita migliore", ha continuato.  Infine, Pagliaro ha sottolineato i più recenti impegni e gli obiettivi per il futuro: “Nell’ultimo periodo ci siamo concentrati sulla domanda crescente di welfare locale. Questo ci ha portati a relazionarci con la Conferenza delle Regioni e con l'Anci. Il nostro obiettivo è quello di mettere a disposizione questa straordinaria rete in un territorio che, soprattutto nell'ultimo periodo, ha delle difficoltà. Sono più di 4000 i comuni cosiddetti marginali che vivono sofferenze di marginalità. Lì probabilmente non ci sono gli uffici postali, non c'è la sanità, non ci sono i servizi di cittadinanza. Però, magari, c'è una sede di patronato. Un valore che noi vorremmo mettere a disposizione in una collaborazione e in un partenariato con Regione e Comune. È l'obiettivo che ci diamo anche per guardare con fiducia al futuro”, ha concluso.  —[email protected] (Web Info)