Velletri – Nella serata di Martedì 24 Dicembre, si illumineranno le finestre del balcone centrale del fabbricato viaggiatori della stazione in ricordo della storica presenza di San Giovanni Paolo II, quel 7 Settembre 1980 quando a conclusione della visita a Velletri a 117 anni di distanza da quella del Beato Pio IX l’11 Maggio 1863 venne in stazione sulle tracce del suo predecessore. Ad accogliere in Piazza Martiri di Ungheria il Pontefice, che era accompagnato dal Vescovo Dante Bernini e dal Sindaco Patrizio Saraceni, il capostazione titolare Nello Fabei.
Il Santo Padre dopo aver scoperto la targa commemorativa ancora visibile nell’atrio del nodo ferroviario, salì al primo piano accolto dalle famiglie dei capostazione Ferdinando Angeloni e Costantino Russo si affacciò dal quel balcone per benedire la folla pronunciando un breve discorso di circostanza, disceso fece ritorno a Castel Gandolfo.
Dietro una finestra laterale verrà esposto il celebre bambinello de “Il Melograno”. Esso ha una storia particolare legata a quel primo tratto del Corso della Repubblica salendo da Piazza Mazzini dove i commercianti, sotto la guida del compianto Paolo Ottaviani, allestivano un bellissimo presepe nel quale veniva posto il celebre bambino Gesù che inizialmente veniva “prestato” dalla comunità dei fratelli Maristi.
Quando questi decisero di lasciare Velletri lo donarono a Paolo Ottaviani e per esso al comitato con l’auspicio che ogni anno venisse esposto in strada, tra la gente, tra gli ultimi dove tutti potessero pregarlo. Vandalizzato più volte, dopo che per il mutare dei tempi e delle circostanze il presepe venne più allestito, la statua venne gelosamente conservata in casa Ottaviani. Paolo la sera della vigilia con grande devozione, ritardando la sua presenza alla messa di mezzanotte con la famiglia, lo poneva devotamente in una cesta.
La sua famiglia da qualche anno lo ha messo a disposizione della Fondazione “Museo Luigi Magni e Lucia Mirisola” affinché proseguisse questa intima e devota tradizione. La stazione molto spesso oltre ad essere un luogo di passaggio è anche il luogo di rifugio degli ultimi, la sua esposizione quest’anno possa essere con l’intercessione di San Giovanni Paolo II la speranza per tanti di un futuro migliore e di una consolazione dello spirito.
La fondazione ringrazia per la collaborazione Marco Silvagni e Federico Mastrella per la Onefacility – la Prof.ssa Rossana Tubani per aver curato il restauro del bambino Gesù che iniziava a mostrare i segni e l’usura del tempo.
L’invito è ad arrivare fino in stazione ad alzare lo sguardo e a riflettere.
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