6 – 7 – 8 dicembre: Teatro Aurora, Velletri – P.zza S. Clemente, 6
Fra gli ospiti: il Francesco Bruno Trio, Javier Girotto e Vince Abbracciante e il Vibration Gospel Choir
Velletri – Tre giorni di grande musica e non solo, in uno spazio, quello dello splendido Teatro Aurora di Velletri (Piazza S. Clemente 6) che diverrà, per l’occasione, un villaggio artistico multimediale nel quale ai concerti dei grandi nomi del Jazz nazionale ed internazionale si affiancheranno altre forme d’arte quali la poesia, la pittura e la conoscenza del valore della natura nelle sue molteplici espressioni. Il festival Velletri Jazz Days, che vede la direzione artistica di Francesco Bruno, prende vita dal format innovativo che l’Associazione Hangar ha voluto proporre nei festival realizzati sul territorio e che ha riscosso negli anni grande successo di pubblico.
La rassegna Velletri Jazz Days, patrocinata dal Comune di Velletri, andrà ad integrarsi per i suoi contenuti con naturalezza, nel rispetto del luogo e in conformità con l’architettura di Piazza S. Clemente, dove è sito il teatro Aurora che ospiterà gli eventi in cartellone, salvaguardando e valorizzando con le proposte artistiche la bellezza paesaggistica e la preziosa urbanistica circostante. Il festival prende il via venerdì 6 dicembre (ore 20.30) con l’inaugurazione della Mostra di pittura e Installazioni in omaggio alla famosa pittrice messicana Frida Kahlo, a cura di Leonardo Leonardi e Silvana Maltese, con una esposizione vivente di Patrizia Mezzogori a cui segue un Omaggio a Frida Kahlo a cura della Compagnia Teatrale Il Borgo con la lettura di Anna Siraco; e una Guida alla conoscenza dei Fiori di Bach, a cura di Valeria Ballarati. Esposizioni ed incontri che saranno il filo rosso che attraverserà l’intero festival.
Come centrali i monologhi dedicati alle Vite da Jazz, sempre a cura della Compagnia Teatrale il Borgo, che vedranno salire sul palco il 7 dicembreEzio Braccioforte con Thank you, professor Ferdinand Jelly Roll Morton; e l’8 dicembre Francesca De Francesco con un monologo su La fisarmonica. Il 7 e l’8 in programma anche lo spazio dedicato alla Poesia Intemporanea con IAGO (Roberto Sannino). Centrale ovviamente lo spazio della musica che chiude la giornata del 6 dicembre alle ore 21.00 con un concerto del Francesco Bruno Trio che riproporrà il progetto di Zàkynthos. Mentre sabato 7 dicembre il momento musicale, sempre in programma alle 21.00, sarà affidato al duo di Javier Girotto & Vince Abbracciante. A concludere il Festival, domenica 8 dicembre (18.30), il Vibration Gospel Choir con il concerto dal titolo Alle Radici del Jazz.
Programma dettagliato
6 dicembre Francesco Bruno: chitarra; Andrea Colella: contrabbasso; Giorgio Raponi: batteria
Otto composizioni originali che attraversano le suggestioni del bacino del mediterraneo e della musica Latino Americana, con uno sguardo attento alle infinite contaminazioni che rendono vivo il linguaggio del jazz moderno. L’ispirazione parte proprio da lì, dai racconti immaginari portati dai venti del mondo: che soffiano e si raccolgono iconicamente sull’isola di Zàkynthos (Zante), in Grecia. Chitarrista e compositore, Francesco Bruno è attivo sulle scene Italiane sin dai primi anni 70, facendo parte di formazioni della scena jazz romana e partenopea ed esibendosi anche a fianco di leggende del jazz quali il trombettista Don Cherry. Negli anni ’80 è autore di brani di grande successo per la cantante Teresa De Sio divenuti evergreen. Nel marzo 2010 viene pubblicato dal gruppo l’Espresso – la Repubblica il progetto multimediale di Francesco Bruno e Angela Terzani Staude “Le Parole Altre. Il lungo viaggio di Tiziano Terzani”, dedicato al grande scrittore Fiorentino. Dal 2010 ad oggi, Francesco Bruno ha portato in scena i suoi progetti in Italia e all’estero in molti jazz festival tra i quali: Singer Jazz Festival, Szczecin Jazz, Katowice Sylesian Jazz, Jazz&Image facing Colosseum, Montalcino Jazz, Jazz per l’Aquila, Paestum in Jazz, Orbetello Jazz, Nettuno Jazz , A Night In Anzio, evento con artisti internazionali trasmesso dalla piattaforma statunitense Jazz Corner.
7 dicembre
Javier Girotto & Vince Abbracciante
Non è certo la prima volta che il jazz e le tradizioni argentine s’innamorano fino a finire in un abbraccio vigoroso, simile a un tango impetuoso e improvviso. Non è neanche la prima volta che la fisarmonica, strumento popolare (se si può dire), porta nel suo corpo l’eco di un misto di tutti i folclori del mondo, s’imbaldanzisce per uscire con delizia dal suo universo tradizionale. Ma l’italiano Vince Abbracciante, giovane nuovo talento della fisarmonica, e l’argentino Javier Girotto, sassofonista tra i più richiesti nell’ambito della musica jazz in Italia e all’estero, con una immensa discografia alle spalle e che ha collaborato con numerosi artisti tra cui: Horacio El Negro Hernandez, Rosario Giuliani, Bob Mintzer, Randy Brecker, Rita Marcotulli, Antonello Salis, Enrico Rava, Stefano Bollani, Fabrizio Bosso, hanno la sensibilità e il talento di alzare questo esercizio di «stile» al più alto grado di compimento estetico e di poesia sentimentale.
8 dicembre
Vibration Gospel Choir
Tra le migliori formazioni di Cori Gospel, l’ensemble è formato da 15 elementi. Gospel moderno, sonorità jazz, ma anche tutte le più famose canzoni natalizie rivisitate in chiave originale in uno show emozionante e coinvolgente. Dal 1996 il coro si è esibito in centinaia di concerti riscuotendo successi sia a livello locale che nazionale e contribuendo a far conoscere e amare il genere gospel. La direzione del coro è affidata al M° Giovanni Silvia, supportato da una brillante sezione ritmica formata da Francesca Bartoli al pianoforte, Cristiano Capobianco alla batteria e Fabio Testa al basso.
Gli eventi collaterali
I Monologhi
Lettura di Arianna Siraco E allora… Viva la Vida (06.12.24)
Ricordando il profilo artistico ed umano della grande pittrice messicana Frida Kahlo.
Monologo di Ezio Braccioforte Vite da Jazz: Thank you, professor Ferdinand Jelly Roll Morton (07.12.24)
Come la corda rotta di un pianoforte, può cambiare la vita e poi…. l’inventore del jazz, entrò in quel locale, ubriaco, iniziò suonare e tutti rimasero ammutoliti. Ferdinand Joseph Lamothe, figura geniale ed eccessiva, il mondo l’ha conosciuto, dimenticato, ritrovato con il soprannome diventato leggenda del jazz Di Jelly Roll Morton.
Monologo di Francesca De Francesco Vite da Jazz: la fisarmonica (08.12.24)
Questa è una storia di terra e di confini. Una storia di musica che cammina sopra i confini e li spiana. Questa è la storia di Ernesto, della sua fisa e del suo incontro col jazz.
Mostra di pittura e Installazioni dedicata a Frida Kahlo a cura di Leonardo Leonardi e Silvia Maltese
Leonardo Leonardi, artista del Borgo di Nettuno, affiancato da Silvana Maltese, ha organizzato mostre con artisti di livello come “Purificato”, rassegne teatrali con musicisti provenienti da tutto il mondo e dato un contributo fondamentale con i suoi costumi per tantissime manifestazioni. Artista autodidatta partecipa negli anni 60’ a mostre di pittura personali, collettive ed estemporanee ricevendo numerosi riconoscimenti: XXI Fiera d’Arte di via Margutta; 3° Award Hochey, mostra di pittura sportiva patrocinata dal Corriere dello Sport; Premio Nazionale “Monte Mario”, per citarne solo alcuni.
Guida alla conoscenza dei Fiori di Bach, a cura di Valeria Ballarati
I rimedi floreali del Dr Bach sono la cura più semplice ed efficace per riequilibrare le emozioni e ritrovare la salute. Nonostante la medicina ufficiale non riconosca le loro proprietà terapeutiche, tante persone nel mondo ne fanno uso, da molti anni, traendone giovamento. I fiori non si occupano dei sintomi ma si rivolgono alla persona e alle sue emozioni, riportando l’equilibrio e l’armonia di cuore, mente e fisico. Perché quando siamo in equilibrio siamo in salute e tutto è più facile da affrontare.
Poesia Intemporanea con IAGO (07- 08.12.24)
Iago, pseudonimo di Roberto Sannino, attua incontri pubblici di poesia dinamica, cercando di far interagire poesia e persone in un contesto informale e spontaneo. Su una grande lavagna a fogli, Iago scrive versi e pensieri in presa diretta, stimolato dai suggerimenti dei passanti (una parola, un colore, un ricordo). Al termine lo scritto viene regalato alla persona protagonista dello scritto stesso. Ha portato questo progetto itinerante Fatemi scrivere altro non chiedo: liberi versi in libero spazio” in molte città italiane, riscuotendo ottimi riscontri di pubblico e di critica.
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