Velletri – Nel pomeriggio di ieri, nella zona interna prima dell’ingresso alle celle dei detenuti del carcere di via Cisternense, una scorta composta da tre agenti della Polizia Penitenziaria, proveniente da Campobasso e con a bordo alcuni detenuti, è stata protagonista di un grave episodio di violenza.

Uno dei detenuti, un giovane magrebino di 27 anni assegnato a Velletri, uscendo dalla struttura protetta e blindata della camionetta della Penitenziaria, si è improvvisamente e violentemente scagliato contro il caposcorta, un esperto ispettore di 50 anni. Con un gesto fulmineo, è riuscito a morderlo al polpaccio e, sfruttando le manette modulari che gli erano state messe, ha tentato di strangolarlo aggrappandosi al suo collo.
Solo grazie al tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari della Casa Circondariale veliterna, immediatamente accorsi sul posto, si è evitato il peggio. Dopo una violenta colluttazione, gli agenti sono riusciti a immobilizzare il detenuto e a metterlo in sicurezza.
L’ispettore della scorta è stato subito accompagnato presso l’infermeria del carcere per le cure del caso, dove i medici gli hanno riscontrato diverse ferite e contusioni, assegnandogli una prognosi di diversi giorni.
Il detenuto dovrà ora rispondere di violenza, resistenza e lesioni nei confronti di pubblico ufficiale davanti al Tribunale di Sorveglianza dell’Autorità Giudiziaria Carceraria. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, probabilmente in preda a un raptus di rabbia, avrebbe tentato la fuga prima di essere condotto nella sezione detentiva e nella sua cella.

La Casa Circondariale dei Castelli Romani, una delle più grandi del Lazio e d’Italia, ospita attualmente circa 500 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 380.
Da circa due anni, con la nuova gestione della direttrice Annarita Gentile, la struttura si è distinta per una gestione propositiva e proattiva della popolazione detenuta, promuovendo numerose iniziative sociali, culturali, musicali, teatrali e lavorative che coinvolgono i reclusi e le loro famiglie.

All’interno del carcere viene pubblicato un mensile, Voci di Ballatoio, e si producono prodotti genuini della terra circostante, come olio, vino, ortaggi e verdure. Sono inoltre presenti campi da calcio, aree fitness, una chiesetta consacrata e un’accogliente area bar-ristoro con mensa per gli operatori della struttura, recentemente restaurata.
Nella sezione “D” del nuovo padiglione, oltre 150 detenuti possono usufruire della detenzione “dinamica”, che consente loro di lavorare all’interno del penitenziario in vari ambiti, con una maggiore libertà di movimento.



Di recente, sono stati assunti nuovi agenti di Polizia Penitenziaria per far fronte al sovraffollamento carcerario. Tuttavia, come segnalano i sindacati di categoria, l’organico resta insufficiente: l’età media degli agenti è piuttosto elevata e molti di loro sono prossimi alla pensione, rendendo necessario un ulteriore potenziamento del personale.

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