Velletri, al teatro Aurora di piazza Clemente Cardinali, doppio spettacolo 12 e 13 Ottobre: “SOGNI RIBELLI ” di Pirandello

Velletri, al teatro Aurora di piazza Clemente Cardinali, doppio spettacolo 12 e 13 Ottobre: “SOGNI RIBELLI ” di Pirandello

Velletri – al teatro Aurora di piazza Clemente Cardinali, doppio spettacolo il 12 e 13 Ottobre, con la commedia “SOGNI RIBELLI” di Pirandello, regia di Christine Hamp, interpretato dalla Compagnia X Pression (Associazione Cu.Sp. Ide ).  Con: Massimo Albanesi, Sabrina Cagioli, Rita Ciaccia, Paolo Farina, Barbara Guidetti, Teresa Mitilino, Emanuela Moscatelli, Daniele Pagani, Cristina Pennacchi. Video e Foto: Antonio Siesti. Maschere: Claudio Ciaffoni

Musica dal vivo: Francesco Todaro. Regia: Christine Hamp.

Tre adattamenti essenziali, contemporanei, alquanto diversi tra di loro per ambientazione e stile, eppure accomunati dallo sguardo critico sui paradossi della (nostra) società. Il Leitmotiv della scenografia e dei costumi: la “gabbia”, fisica e mentale, politica e sociale che contraddistingue tutti i personaggi. Chi non se ne avvede proprio e chi riesce a liberarsene (forse).

LA PATENTE : Ma se è tutto qui il male! Nelle parole!

Un paese e i suoi abitanti dediti in maniera feroce e superficiale a conservare la loro finta sicurezza.

Un uomo, Chiarchiaro, che perde il lavoro e la dignità. La sua famiglia e le sue speranze vengono annientate dai pregiudizi e dalla cattiveria di una “società” di malelingue che gode dell’infelicità altrui e non conosce pietà.

Una donna, Rosinella, figlia del Chiarchiaro, che vive lo sconcerto dell’esclusione sociale.

Un giudice senza giudizio, innamorato del suo cardellino.

Eppure saranno gli stessi stereotipi e la superstizione della “società” la carta vincente del protagonista e della sua riscossa personale.

IL TRENO HA FISCHIATO…

Povero Belluca! Che vita vuoi?

Un’altra, un’altra, una qualsiasi ma non questa!

Belluca, un contabile mite e dedito al lavoro conduce una vita impossibile, ma considerata “normale” tra angherie al lavoro, una situazione famigliare pesante con la moglie, la suocera e la sorella della suocera, tutti e tre cieche, e le figlie vedove con i ragazzini, tutti a casa sua a farsi servire. Il suo lavoro gli permette appena la sopravvivenza…E lui, alienato, che neanche se ne accorge più di essere una “bestia bendata che gira la stanga del molino”.

E poi il fischio di un treno, forse sognato, forse percepito da lontani binari, cambierà tutto.

Il nostro Belluca si ribella, e per questo viene dichiarato pazzo. Anche la sua ribellione rimane personale, individuale, ai margini.

Ma la follia, talvolta, è forse solo una normalità, che non riusciamo ad inquadrare, che sogniamo di raggiungere, che ci fa uscire dalla “forma”, dall’insieme di obblighi sociali, di doveri e ideologie imposte, abitudini e ideali costruiti. La “forma” è per Pirandello un’immagine statica e immutabile della vita che invece dovrebbe essere fluida e mutevole, e la strada della salvezza indicata dall’autore è la follia, quella sana.

LA GIARA

Olive! Olive buone! Ma qui tutto è del padrone.

Si cambia scena, ci trasferiamo in un quadro contadino di altri tempi; ma son davvero altri tempi?

Don Lolò, proprietario terriero morbosamente attaccato ai beni materiali, la sua „roba“, e ossessionato dal Codice Civile, si trova ad affrontare, per la riparazione di una giara, la cocciutaggine, ma anche la fierezza del Conciabrocche Zi Dima, consapevole della dignità del lavoro che egli esegue con onestà e scrupolo e che considera unico per l’uso di quello che egli ritiene come una sorta di bene intellettuale: il suo miracoloso mastice.

Nella nostra interpretazione del testo molto spazio viene dato ai lavoratori e le lavoratrici, sfruttati e sottopagati, che subiscono ogni sorta di sopruso, ma che trovano sempre di più il coraggio e la forza di opporsi. Insieme forse ce la possono fare ad uscire dalla loro condizione subalterna.

La loro diventa una ribellione sociale, non rimangono soli.

E si richiude il cerchio tra i tre pezzi così diversi eppure così legati tra di loro.

Durata spettacolo: 70 minuti circa senza pausa

Info e prenotazioni:

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Last Updated on 25 Settembre 2024 by Autore G

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