Sabato 18 gennaio, alle ore 21, “Guanti bianchi” sbarca a Velletri per una drammaturgia liberamente ispirata a “L’arte spiegata ai Truzzi” di Paola Guagliumi
Velletri – Inizio scoppiettante per l’anno nuovo al Teatro Artemisio-Volonté. Sold out, energia, entusiasmo e standing ovation finale per i The Black Blues Brothers, protagonisti di uno show dinamico e ad altissimo ritmo, nella programmazione della stagione di prosa. Un altro grande successo per il cartellone messo insieme da Comune di Velletri e ATCL, circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, insieme alla Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri diretta da Giacomo Zito.
“Let’s twist again” ha dato ancora una volta prova di quanto la fisicità sia importante nel teatro, unita all’armonia dei movimenti, alla coordinazione degli stessi con le musiche e al doppio e necessario canale di empatia, con il pubblico e tra gli attori. È impressionante la padronanza di ogni arto, di ogni centimetro del proprio corpo, di ogni millimetro del palcoscenico, sempre nel segno della coralità. La piece inizia in una sala d’attesa fumosa di una stazione ferroviaria, nella quale cinque uomini, tutti vestiti con trench alla Humphrey Bogart, aspettano. Un treno? Una persona? Per ammazzare il tempo, ascoltano musica twist e rock’n’roll su un jukebox d’epoca e provano a chiamare le loro ragazze al telefono, ma queste passioni gemelle per la musica e l’amore fanno perdere al gruppo il treno. Fra musica, acrobazie spericolate affrontate con una chirurgica sicurezza e con un’altrettanto impressionante precisione, lo spettacolo scorre via a suon di stupore da parte del pubblico, conquistato dalla genuina bravura di cinque attori da urlo.
Dopo il grande successo della prima annuale, è già tempo di tornare a teatro per il quinto spettacolo in abbonamento con un grandissimo nome come Paolo Triestino e un testo significativo e dinamico, di Edoardo Erba. Sabato 18 gennaio, alle ore 21, “Guanti bianchi” sbarca a Velletri per una drammaturgia liberamente ispirata a “L’arte spiegata ai Truzzi” di Paola Guagliumi.
È la storia di Antonio, che ha passato la vita a trasportare opere d’arte. È un uomo semplice, ingenuo, involontariamente divertente, che ci parla del suo paese, Colleferro, nato intorno a una fabbrica di esplosivi, della sua famiglia di cassamortari, e del suo incontro con lo zio Cesare, un movimentatore di opere d’arte che sarà decisivo nella sua vita. Raccontando come le ha trasportate, Antonio ci fa capire le opere d’arte con incredibile profondità, perché in tutta la vita ha avuto tempo di guardarsele e riguardarsele, e di capirle meglio dei professori. Con un linguaggio rozzo ma intelligente, commenta le immagini dei capolavori che vediamo proiettate. La sua spregiudicatezza e la sua comicità coinvolgono il pubblico, tutto il pubblico, anche quello più restio. E lo guidano in un viaggio che attraversa due millenni di storia dell’arte, da Pitocrito a Mirò, da Michelangelo a Fontana, da Kessel il Vecchio a Edward Munch. Ma perché Antonio ha organizzato la serata? Perché sta dando tutto sè stesso su un palco per farci amare l’arte? Ce lo spiega alla fine, con molta semplicità e senza retorica. C’è stato un delitto atroce proprio al suo paese. E lui è convinto che noi tutti, per rimanere umani, abbiamo bisogno di riscoprire cos’è la bellezza.
Questi i prezzi dei biglietti: platea l settore € 20 (ridotto € 18), + prevendita. Platea II settore € 18 (ridotto € 16,50) + prevendita. Galleria € 15 (ridotto € 13). La prevendita è presso “Il Biglietto”, via De Filippo, 99, telefono 0696142750, ma sarà possibile acquistare i ticket anche in Teatro dalle 19 di sabato. Per il pubblico che viene da fuori, i parcheggi più vicini rintracciabili dal navigatore sono in Piazza Cesare Ottaviano Augusto, via dei Lauri, Piazzale Donatori del Sangue, via Pia. Info: [email protected] o fondarc.it.
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