(Adnkronos) – Il conclave è ricco di termini tradizionali e formule latine che vale la pena conoscere.


Conclave: assemblea dei cardinali chiamata a eleggere un nuovo papa. Il termine deriva dal latino cum clave (“chiuso a chiave”), a indicare la clausura dei partecipanti.
Cardinali elettori: cardinali con meno di 80 anni che hanno diritto a partecipare al conclave e a votare il nuovo papa.
Cappella Sistina: luogo dove si svolge il conclave; è qui che si tengono le votazioni in segreto.
Extra omnes: espressione latina che significa “fuori tutti”. È l’ordine con cui inizia ufficialmente il conclave: tutti i non autorizzati devono lasciare la Cappella Sistina.
Scrutinio: fase in cui i cardinali votano. Ogni cardinale scrive su una scheda il nome del candidato che desidera eleggere.
Quorum: numero minimo di voti necessari per l’elezione valida del papa. Attualmente corrisponde ai due terzi dei voti dei cardinali presenti.
Fumata: il fumo che esce dal camino della Cappella Sistina per informare il pubblico sull’esito del voto: fumata nera se non è stato ancora eletto il papa; fumata bianca se il papa è stato eletto.
Accettazione canonica: il momento in cui il cardinale eletto accetta formalmente l’elezione e sceglie il suo nome da papa.
Habemus Papam: formula con cui si annuncia al popolo l’elezione del nuovo pontefice. “Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam!” (“Vi annuncio una grande gioia: abbiamo un Papa!”) è l’annuncio cerimoniale che il cardinale protodiacono, il primo dei cardinali dell’ordine dei diaconi, pronuncia al popolo quando, a seguito del conclave, viene eletto il nuovo papa ed esso accetta l’elezione. L’annuncio viene dato dalla loggia centrale della basilica di San Pietro in Vaticano. All’annuncio segue la presentazione del nuovo papa.
Urbi et Orbi: benedizione solenne che il nuovo papa dà alla città di Roma (Urbi) e al mondo (Orbi) dopo l’elezione, dal balcone centrale della basilica di San Pietro.
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