Zeppieri, Polo Progressista

Roma – «Un referendum popolare tradito e una legge regionale non applicata: il problema dell’acqua come bene comune continua a essere ignorato a favore dei privati e senza considerare i reali bisogni delle persone». A dichiararlo è Alessandra Zeppieri, Consigliera regionale del Polo Progressista, che si esprime con fermezza contro l’attuale gestione e le prospettive di privatizzazione di Talete S.p.A., società responsabile della distribuzione idrica nella provincia di Viterbo.


Le criticità del finanziamento a Talete S.p.A.

La Regione Lazio ha recentemente stanziato 4,5 milioni di euro per Talete S.p.A., cifra che si somma ai 18 milioni erogati a maggio dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Zeppieri critica apertamente questo finanziamento, evidenziando la mancanza di trasparenza nell’iter di privatizzazione della società:
«Non è possibile partecipare alle riunioni dell’Ato né accedere ai documenti relativi al processo di privatizzazione, al piano industriale o alle delibere approvate dai Consigli comunali coinvolti. Chiediamo l’immediata pubblicazione di questi atti e ribadiamo la necessità di considerare l’acqua come bene comune.»

Il richiamo al referendum del 2011 e alla legge regionale n. 5 del 2014

Zeppieri ricorda il referendum popolare del 2011, in cui la cittadinanza si era espressa chiaramente per escludere il profitto dalla gestione dell’acqua, e la legge regionale n. 5 del 2014, che definisce l’acqua come «bene comune naturale» e garantisce l’accesso all’acqua potabile come diritto inviolabile.
«Non comprendiamo come si possa avviare un processo di privatizzazione, in contraddizione con la volontà popolare e con la normativa regionale, senza investire seriamente su rete idrica, perdite e de-arsenizzazione dell’acqua,» aggiunge.

Un appello per la tutela del bene pubblico

La Consigliera denuncia il processo di privatizzazione come un tradimento dei principi di sostenibilità e solidarietà:
«Non possiamo continuare a giustificare l’ingresso dei privati con la promessa di miglioramenti. Spetta alle Istituzioni, attraverso investimenti mirati, garantire un servizio idrico efficiente e sostenibile.»

La bocciatura di un ordine del giorno per la sostenibilità idrica

Zeppieri critica la Regione Lazio per aver respinto un Ordine del Giorno del Polo Progressista che puntava a una gestione più sostenibile delle risorse idriche, con particolare attenzione all’eccessivo sfruttamento del sistema idrico collegato all’acquedotto del Peschiera, nella provincia di Rieti.
«L’acqua non è un lusso né un bene inesauribile. La sua tutela è un compito fondamentale che la Regione Lazio non può ignorare.»

Un chiaro appello, quello di Zeppieri, che punta a riportare al centro del dibattito politico la necessità di difendere un bene essenziale come l’acqua, garantendone la gestione pubblica, trasparente e sostenibile.

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