Roma – Aveva affinato una tecnica ben collaudata: fingendosi un poliziotto in difficoltà, riusciva a conquistare la fiducia delle sue vittime, per poi derubarle al momento opportuno. Tuttavia, l’uomo non immaginava di essere già nel mirino degli investigatori del Commissariato Porta Pia, che stavano indagando su di lui dopo numerose denunce per furto, truffa ai danni di anziani e utilizzo illecito di carte di credito.
Dopo una serie di indagini approfondite, gli agenti sono riusciti a individuarlo. Qualche giorno fa, lo hanno intercettato mentre si aggirava all’interno dell’Università “La Sapienza”. Monitorandolo attentamente, hanno atteso il momento giusto per coglierlo sul fatto.
Secondo il solito “copione”, l’uomo ha avvicinato l’autista di un camion per la consegna di bombole di azoto e ossigeno, dichiarando di essere un ispettore di polizia in difficoltà. Dopo aver simulato il furto della propria auto di servizio, mostrando un tesserino d’ordinanza e una pistola, è riuscito a convincere la vittima a dargli un passaggio fino al commissariato più vicino.
Durante il tragitto, approfittando della buona fede dell’autista, l’uomo gli ha chiesto di fermarsi con una scusa. Al momento opportuno, ha sottratto un marsupio contenente 170 euro e alcuni oggetti personali, per poi fuggire. Ad attenderlo, però, c’erano i veri agenti del Commissariato Porta Pia, che lo hanno immediatamente fermato e arrestato per furto aggravato.
La Procura ha richiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida dell’arresto.
Si ricorda che, in questa fase preliminare del procedimento, l’indagato è da ritenere presunto innocente fino a un’eventuale sentenza definitiva di colpevolezza.
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