roma wwf piange la scomparsa del padre fondatore

Roma Fulco Pratesi, fondatore del WWF Italia e figura centrale dell’ambientalismo italiano, è morto a Roma all’età di 90 anni. Sarà allestita a Roma, il 5 marzo dalle 11 alle 18, presso la sede del WWF Italia la camera ardente di Fulco Pratesi, mentre le esequie si svolgeranno il 6 marzo alle ore 10.30 presso la Chiesa Parrocchiale di San Roberto Bellarmino a Piazza Ungheria.

Architetto, giornalista, scrittore e disegnatore, ha dedicato la vita alla tutela della natura, contribuendo a leggi fondamentali sulla fauna e i parchi. Nel 1966 ha fondato il WWF Italia, avviando il modello delle Oasi di protezione, oggi oltre 100.

La sua passione per l’ambiente nacque dopo un incontro trasformativo con un’orsa in Anatolia nel 1963, che lo spinse ad abbandonare la caccia per dedicarsi alla conservazione. Tra le sue battaglie, la protezione del lupo, dell’orso e degli ecosistemi italiani. Era Presidente onorario del WWF Italia e collaborava con il Corriere della Sera, oltre ad aver pubblicato numerosi libri e illustrato testi per ragazzi.

Il WWF Italia lo ricorda con gratitudine per il suo impegno e il suo spirito innovatore, sottolineando l’importanza del suo lascito per le future generazioni. “Siamo tristi e al tempo stesso increduli, perché Fulco Pratesi, le sue battaglie e il suo contributo alla cultura del Paese, certamente restano nella memoria collettiva e in quella di chi ha avuto il piacere di conoscerlo. Restano gli obiettivi raggiunti, il ricordo di un impegno che porta con sé insegnamento e motivazione, il genuino e commovente sguardo volto alla Natura. Fulco è stato capace di avvicinare le persone alla Natura, con le parole e non meno con i suoi disegni, capace di dialogare con tutti, un linguaggio universale fatto di passione e spontaneità. Inclusivo al punto di favorire la presenza dell’Associazione in tutto il territorio nazionale, che assieme alle amate Oasi rappresentano un unicum nel panorama del network internazionale del WWF. Il Panda romano gli rivolge un pensiero affettuoso, a Lui che della Capitale ha scritto spesso e sempre sostenuto i tentativi di arginarne il consumo del suolo, narrando la ricchezza e la bellezza della Natura nella Città Eterna. Continueremo convintamente il nostro impegno sulla scia di quanto Fulco è stato in grado di fare, il miglior tributo che crediamo avrebbe desiderato e che assieme a tutta la Famiglia del Panda intendiamo onorare.”

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