Roma – Appello per riconoscere gli aggressori
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Nella giornata di ieri il servizio di Gay Help Line, rappresentato dalle associazioni Gay Center, Arcigay Roma, Differenza Lesbica e Azione Trans, ha incontrato il sindaco Gualtieri e la presidente Lorenza Bonaccorsi del Municipio I con Valentino ed Alex, coppia aggredita e sostenuta dal servizio. L’aggressione è avvenuta a fine gennaio ed a seguito dell’incontro in Campidoglio la coppia ha deciso di rendere pubblico quanto accaduto. “Dopo i festeggiamenti della nostra unione civile in Campidoglio, eravamo ancora in abiti da sposi e attendevamo l’apertura della metro Piramide a Roma per tornare a casa – raccontano – All’esterno della stazione, due giovani si sono avvicinati e hanno iniziato a farci domande riguardo al nostro rapporto, ed ai nostri abiti da sposi, insinuando che potessimo essere una coppia gay. Successivamente, gli aggressori ci hanno lanciato insulti omofobi, del tipo ‘a noi piace la f**a’, e hanno sferrato pugni sul viso di Alex, facendolo cadere a terra. La situazione si è aggravata ulteriormente quando, continuando a colpire con pugni e calci ed uno degli aggressori ha estratto un coltello lungo circa 10 centimetri, impedendoci ogni reazione difensiva se non quella di fuggire appena è stato possibile”.
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“Dopo l’aggressione – continuano Valentino ed Alex – siamo andati al pronto soccorso ed abbiamo contattato il servizio Gay Help Line 800 713 713, con il loro supporto abbiamo sporto denuncia presso la Squadra Mobile di Roma. Abbiamo deciso di rendere pubblico quanto accaduto sia per dare un segnale sulla importanza di denunciare, sia affinché chiunque abbia visto gli aggressori li segnali alle forze dell’ordine. Da quando siamo stati aggrediti abbiamo timore ad uscire, ma stiamo cercando di vincere questa paura, e vogliamo dare forza a chi come noi è stato vittima di aggressione”. Al pronto soccorso sono state poi accertate e refertate delle lesioni al viso di Alex, mentre la Squadra Mobile di Roma, è attualmente impegnata nelle indagini per rintracciare gli aggressori.
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Contestualmente, è stato offerto supporto psicologico per aiutare le vittime a superare il trauma subito. “Ringraziamo il sindaco Gualtieri, Lorenza Bonaccorsi presidente del Municipio I per il sostegno ai due ragazzi aggrediti e la referente dell’ufficio diritti Marilena Grassadonia, presente all’incontro. Questo episodio si aggiunge a numerosi altri casi di violenza omotransfobica, come quelli verificatisi durante il capodanno a Torino, Milano e Roma, noti purtroppo ormai alle cronache. Sono 20.000 i contatti che ogni anno riceve Gay Help Line 800 713 713, che evidenziano la drammatica realtà dei crimini d’odio e delle discriminazioni contro le persone Lgbtq+”, dichiara Alessandra Rossi, coordinatrice di Gay Help Line.
“Nella quasi totalità dei casi – prosegue – le richieste rimangono nell’anonimato, perché per le vittime denunciare pubblicamente non è sempre possibile. Tali eventi mettono in luce la costante minaccia cui quotidianamente sono esposte le comunità marginalizzate e sottolineano l’urgenza di interventi concreti da parte delle istituzioni, come da circa 20 anni fa il comune di Roma con Gay Help Line che è il servizio Lgbt+ a supporto del Comune e con l’istituzione di un ufficio Lgbt. L’aggressione, avvenuta a Roma, è stata denunciata con il sostegno di Gay Help Line, alle autorità. Lanciamo un appello per aiutare le forze dell’ordine ad identificare i due aggressori”.
“A nome del Municipio I ho espresso il nostro pieno sostegno alla coppia, ed abbiamo offerto supporto piscologico tramite lo sportello Pua Lgbt+ del municipio I gestito da Gay Help Line. Come Municipio I siamo in prima linea contro ogni discriminazione, ed in particolare a sostegno della comunità Lgbt+ abbiamo anche aperto anche il CoHousing Refuge Lgbt+, dedicato alle persone della comunità vittime di maltrattamenti familiari o migranti, per sostenerli in un percorso di autonomia”, sottolinea Lorenza Bonaccorsi, presidente dal Municipio I di Roma.
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