Quella che dovrebbe essere un’esperienza di relax, ossia il volo aereo verso o da una località di vacanza, si trasforma, sempre più spesso in questi ultimi anni post Covid in particolare e per diversi motivi, in un’odissea per i passeggeri, tra ritardi e cancellazioni, evenienze fastidiose e purtroppo sempre più comuni per cause che vanno dal maltempo alla mancanza di personale.
Accanto all’aumento di questi disservizi, si contano sempre più casi di persone che hanno ricevuto, in tempi celeri, il dovuto risarcimento per il disagio che hanno subito.
Ogni anno le compagnie aeree ricevono migliaia di richieste di rimborso da parte di passeggeri che subiscono ritardi, cancellazioni o altri disservizi durante i voli.
Queste situazioni non solo causano disagio, ma possono anche comportare costi imprevisti, come la perdita di coincidenze o la necessità di prenotare nuove sistemazioni. Di fronte a queste problematiche, i passeggeri hanno il diritto di richiedere un indennizzo (sul sito rimborsamitu.it, tra i più autorevoli in questo ambito, è possibile farlo compilando un form) e negli ultimi anni la consapevolezza di tale possibilità è cresciuta, portando a un numero sempre maggiore di richieste formali alle compagnie aeree.
Tra i casi che sono andati a buon fine è possibile ricordarne uno che ha visto una coppia pugliese contrapporsi a EasyJet per un rimborso relativo a un ritardo di quattro ore di un volo Milano-Brindisi. Questo cambio di orario nella partenza ha comportato, per i due passeggeri originari di Lecce, cambiamenti importanti nella programmazione del viaggio.
L’atterraggio previsto presso lo scalo aereo pugliese era per le 21.30. L’aereo, invece, ha toccato il suolo brindisino il giorno successivo, ossia alle 01.05.
Il ritardo in questione si è verificato il 6 giugno 2023 comportando, come già accennato, disagi rilevanti alla coppia e al resto dei passeggeri a bordo.
La decisione del Giudice di Pace
In merito a questa vicenda, si è pronunciato il Giudice di Pace di Brindisi che, poche settimane fa, ha stabilito l’obbligo, per la compagnia, di risarcire con 500 euro a testa la coppia di passeggeri.
Il Giudice non ha fatto altro che applicare il Regolamento Europeo 261/2004, una pietra miliare per quanto riguarda i diritti dei passeggeri che usufruiscono dei trasporti aerei. Quest’ultimo tutela anche in caso di ritardo del volo e stabilisce che, in caso di superamento delle tre ore, il passeggero possa richiedere la ricezione di una compensazione pecuniaria.
Nel caso specifico relativo al volo Milano-Brindisi, non sono state individuate fattispecie come scioperi o condizioni meteo avverse, fattori in grado di impattare concretamente sul rispetto degli orari da parte dei voli.
Un periodo di grandi novità per i diritti dei passeggeri
Il periodo in questione è caratterizzato da grandi novità in merito ai diritti dei passeggeri che subiscono i ritardi o le cancellazioni dei voli. Risale alla fine dello scorso mese di ottobre una sentenza del TAR del Piemonte che cancella, annullando parte di una delibera dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, l’obbligo di passare dal tentativo di conciliazione con la compagnia.
Si parla dell’eliminazione di un ostacolo non indifferente, la cui complessità portava spesso i passeggeri che avevano sperimentato un disagio a causa di un volo in ritardo o cancellato, a mollare il colpo e a non procedere con la richiesta di risarcimento.
Con piccoli passi che vedono coinvolti, in alcuni casi, anche piccoli studi legali ai quali i passeggeri si rivolgono e che lavorano alacremente nonostante le complessità iniziali dei casi, si ottengono risultati che cambiano radicalmente quadri a dir poco critici, come per esempio quelli di chi, per un volo in ritardo o cancellato, si trova a dover riorganizzare parte di una vacanza, spendendo soldi in più e perdendo anche in serenità.