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Roma – È stato inaugurato, presso il presidio ospedaliero San Giovanni Addolorata, il nuovo laboratorio Corelab di Patologia Clinica, alla presenza del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, della Direttrice Generale dell’Azienda San Giovanni Addolorata, Maria Paola Corradi, del Direttore regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria, Andrea Urbani, e del Direttore aziendale di Patologia Clinica, Ettore Domenico Capoluongo.

A seguire, si è svolta la tavola rotonda dal titolo “La Medicina di laboratorio nell’era del PNRR”, nella Sala Folchi, un’occasione di confronto tra i professionisti della Medicina di Laboratorio di diverse strutture del Lazio, con il coinvolgimento di direttori generali e sanitari del Servizio Sanitario Regionale.

Il nuovo Corelab rappresenta una rivoluzione tecnologica per l’intera struttura: ha completamente sostituito il precedente assetto laboratoristico grazie all’introduzione di un sistema altamente automatizzato, che copre tutto il ciclo delle indagini diagnostiche di chimica clinica e immunometria. La nuova dotazione consente operazioni di check-in, centrifugazione, decapping, aliquotazione, sorting, capping, check-out, archiviazione refrigerata e mappatura dei campioni, gestiti da un software dedicato che assicura alta produttività e ridotti tempi di attesa.

Il modello adottato risponde a obiettivi strategici ben precisi:

  • totale rintracciabilità del campione biologico,
  • ottimizzazione e governo clinico del processo di richiesta e refertazione degli esami,
  • redistribuzione dei carichi di lavoro,
  • riduzione delle attività manuali del personale tecnico,
  • maggiore responsabilizzazione nella gestione analitica.

Il sistema è stato progettato anche per migliorare la gestione dei test urgenti, con un sistema esperto in grado di validare automaticamente i valori normali, lasciando al personale la possibilità di focalizzarsi su dati critici o fuori range, anche in stretta sinergia con i reparti.

Nell’area Corelab è stata realizzata una nuova catena automatizzata per l’analisi delle aree principali: chimica clinica, immunochimica, coagulazione e immunochimica speciale. Anche le sezioni non collegate in catena (ematologia, autoimmunità, sierologia, allergologia) beneficiano della tracciabilità e automazione nelle fasi di presa in carico, preparazione e gestione post-analisi.

Grazie a un middleware integrato, tutti i sistemi informatici dei vari strumenti comunicano in maniera armonica, semplificando la gestione dei processi e garantendo il rispetto degli standard di qualità.

Attivo H24, 365 giorni l’anno, il nuovo Corelab è operativo già da febbraio e consente l’esecuzione di circa 2 milioni di test l’anno, servendo sia il DEA di II livello che i ricoveri in elezione e urgenza.

La distribuzione delle attività diagnostiche copre:

  • 65% chimica clinica, ematologia e coagulazione,
  • 25% immunometria specialistica,
  • 5% esami urine,
  • 5% emogasanalisi.

«Questa è una sanità in via di guarigione: oggi abbiamo inaugurato il nuovo laboratorio di analisi del San Giovanni Addolorata. Un investimento da 317mila euro, che ci permetterà di effettuare 2 milioni di test l’anno grazie a tecnologie all’avanguardia. È solo l’ultima tappa di un percorso che vuole far sì che questo ospedale possa eccellere come merita», ha dichiarato Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio.

«Con il nuovo Corelab – ha commentato Maria Paola Corradi, Direttrice Generale del San Giovanni Addolorataabbiamo implementato un sistema intelligente in grado di gestire tutte le provette in entrata, migliorando significativamente il processo analitico, in particolare nella fase preanalitica, la più critica. Il sistema garantisce la corretta gestione delle non conformità e assicura standardizzazione e qualità dei risultati, con una flessibilità organizzativa modellata sulle esigenze cliniche dei pazienti».

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