Roma – La Regione Lazio ha introdotto un’importante novità per i cittadini: dal 1° gennaio 2025, è possibile accedere alle prestazioni di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) attraverso le Aziende Sanitarie Locali, con i costi interamente a carico del Servizio Sanitario Regionale.
Istituita la Rete della Procreazione Medicalmente Assistita
La Giunta regionale, su proposta del presidente Francesco Rocca, ha istituito la Rete della Procreazione Medicalmente Assistita, un sistema che punta a migliorare i livelli essenziali di assistenza sanitaria, offrendo un servizio di qualità e ampliando l’offerta sanitaria delle aziende del Servizio Sanitario Regionale, in collaborazione con strutture accreditate.
Attualmente, le prestazioni sono garantite dai seguenti ospedali:
- Sandro Pertini, San Filippo Neri e Policlinico Umberto I a Roma,
- Centro Sant’Anna a Roma,
- Santa Maria Goretti a Latina.
A breve, anche l’ospedale San Camillo-Forlanini sarà operativo per queste prestazioni.
Le dichiarazioni del presidente Francesco Rocca
«Finalmente tutte le coppie del Lazio con problemi di fertilità possono accedere alla PMA senza costi a carico. La Rete rappresenta un baluardo di civiltà: nessuno deve essere escluso dalla possibilità di formare una famiglia a causa di difficoltà economiche», ha dichiarato il presidente Francesco Rocca.
Ha inoltre aggiunto:
«Questo provvedimento colma un vuoto inaccettabile e offre un percorso completo grazie alla professionalità dei nostri operatori sanitari. È un passo avanti significativo per garantire pari opportunità e migliorare il benessere sociale».
Come accedere alle prestazioni
Le donne e le coppie possono iniziare il percorso tramite gli ambulatori di prossimità delle Aziende Sanitarie Locali, con una prescrizione per una prima visita ginecologica o andrologica in caso di sospetta infertilità.
Le tecniche di PMA seguono il principio della minore invasività e comprendono:
- Procreazione omologa ed eterologa,
- Utilizzo di gameti donati.
Il processo si avvale di strumenti di telemedicina per agevolare il monitoraggio e l’assistenza, con servizi come tele-visite, tele-consulti e tele-monitoraggi.
Un progetto frutto di investimenti strategici
L’istituzione della Rete PMA è parte di un piano organico avviato dal governo Rocca, che comprende:
- L’attivazione della Rete ospedaliera 2024-2026,
- 14mila nuove assunzioni per un investimento complessivo di 661,5 milioni di euro.
Questa rete coinvolgerà professionisti di diverse specializzazioni, tra cui ginecologi, endocrinologi, psicologi e biologi, offrendo un supporto multidisciplinare ai pazienti.
Coordinamento regionale e punti di accesso
La Rete PMA include:
- Centri hub per tecniche di I, II e III livello,
- Centri spoke per tecniche di I e II livello,
- Ambulatori di prossimità gestiti dalle Aziende Sanitarie Locali.
Tutte le informazioni sono disponibili presso le ASL locali e i centri di riferimento della Regione Lazio.
Con questa iniziativa, il Lazio si pone all’avanguardia nell’assistenza sanitaria, garantendo un diritto fondamentale e promuovendo un modello di sanità pubblica inclusiva e di qualità.
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