Comunicato stampa della Consigliera Regionale Alessandra Zeppieri (Polo Progressista)
«Siamo giunti alla discussione di Bilancio di fatto con una disabitudine all’aula, di lavori talmente a rilento da sembrare immobili, di depauperamento del nostro ruolo di legislatori, ma anche nel caso delle opposizioni di controllo e controbilanciamento democratico della maggioranza», così la Consigliera Regionale Alessandra Zeppieri (Polo Progressista).
«Questo bilancio per me, per noi cittadine e cittadini di sinistra del Polo Progressista, resta guidato da una visione che non ci appartiene, nella quale non ritroviamo le questioni che guidano il nostro operato politico e che costituiscono le emergenze di questi tempi.
Emergenze sociali prima di ogni cosa, che si manifestano attraverso i disagi crescenti e il rischio di esclusione sociale di ampie parti della popolazione. La precarietà lavorativa associata al sempre più ampio divario tra il costo della vita e gli stipendi, i salari, si combina sempre più spesso con problematiche complesse quali la ludopatia e la dipendenza da sostanze o comportamenti, l’abbandono scolastico, il sovraindebitamento. Tutti elementi che creano un substrato sociale estremamente favorevole alle mafie, alla criminalità organizzata che impera laddove mancano sussidi, presidi, ascolto e aiuti da parte dello Stato e, quindi, da parte dell’ente del quale facciamo parte: la Regione Lazio.
È nostro dovere intervenire in questi contesti a rischio con la presenza della Regione in tutte le declinazioni possibili a combattere il degrado, l’abbandono e il deserto sociale.
In questo senso vanno molti dei nostri emendamenti: alla cura dei territori, dell’ambiente e degli spazi verdi, dei presidi di legalità, dei progetti culturali che coinvolgano i giovani e le giovani, le scuole, le famiglie. Attenzione al tema legalità sulla gestione della cosa pubblica, sul riuso dei beni confiscati, sulla lotta alle dipendenze da sostanze e lo spaccio, all’integrazione con le comunità di persone immigrate.
L’attenzione al Parco regionale dei Castelli Romani, alla Riserva naturale di Tor Caldara, al Sistema Castelli Romani sono solo alcuni degli esempi degli emendamenti che vanno nella direzione della cura come la intendiamo noi, nel suo senso più ampio. Così come gli emendamenti indirizzati a contrastare la diffusione di fenomeni di criminalità comune e di tipo mafioso, a favore delle donne e della lotta alla violenza di genere, per un sistema carcerario etico, soprattutto quando si tratta di detenuti e detenute minori, a incentivare gli investimenti a favore dell’infanzia e per una vecchiaia attiva».
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