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Con la maggiore presa di coscienza da parte dei consumatori dell’importanza della sostenibilità, come illustrato da ANSA, che evidenzia il significativo aumento del volume dei ricavi del settore cosmetico sostenibile, il settore della cosmesi si trova ad affrontare nuove sfide legate alla sostenibilità dei prodotti, non solo per quanto concerne gli ingredienti utilizzati, ma anche riguardo a tutta la filiera produttiva e le tecniche di lavorazione.


Per comprendere meglio cosa attende il mercato cosmetico abbiamo chiesto agli esperti di Ayurway, azienda produttrice di cosmetici naturali e ayurvedici, di spiegarci in cosa consistono queste nuove sfide che il settore si trova a dover affrontare per venire incontro alle esigenze dei consumatori e riuscire a coniugare la sostenibilità con la qualità del prodotto finale.

Una prima sfida, ci hanno confermato, consiste nella percezione del prezzo: molti consumatori, infatti, potrebbero pensare che adottare uno stile più green nella scelta dei prodotti di cosmesi significhi un aumento della spesa. In effetti, questa prima sfida che hanno menzionato è concreta: infatti, in un contesto economico incerto i consumatori percepiscono i prodotti green come costosi e questo potrebbe creare un disincentivo al loro acquisto, orientando le loro scelte verso prodotti più abbordabili come prezzo, ma meno sostenibili. La sfida quindi consiste nel riuscire a ottimizzare i processi produttivi, in modo da rendere disponibili questi prodotti a una platea più ampia di consumatori.

Proprio i processi produttivi, poi, costituiscono un’ulteriore sfida per il settore cosmetico. Bisogna fare in modo che questi processi siano sempre più sostenibili, riducendo il loro impatto ambientale e l’uso di sostanze inquinanti. Una possibile soluzione alla questione può venire dall’uso di ingredienti vegetali, facendo in modo che vengano trattati nel modo più naturale possibile ed evitando l’uso di solventi chimici aggressivi o tecniche di coltivazione e lavorazione dannose per l’ambiente. Inoltre, per ripensare i metodi di produzione al fine di renderli più sostenibili, un aiuto potrebbe venire dalla riscoperta di tecniche di produzioni antiche che permettano di lavorare gli ingredienti nel modo più naturale possibile, coniugandole, però, con tutti gli standard igienici attuali.

Un’altra sfida connessa a quella della produzione che il settore si trova ad affrontare è quella della trasparenza sulle informazioni circa gli ingredienti usati e i processi produttivi. I consumatori sono sempre più critici riguardo alla trasparenza aziendale e alle informazioni fornite sul prodotto. Anche gli esperti di Ayurway confermano quanto sia importante che le informazioni sulla lavorazione siano chiare e complete, in modo che i clienti possano fare delle scelte consapevoli, orientandosi su prodotti che rispondano realmente alle loro esigenze e siano rispettosi della loro pelle.

In conclusione, per poter affrontare al meglio queste sfide, una buona strada da percorrere  potrebbe essere quella dell’adozione di una visione olistica della cosmesi da parte del settore. Le aziende cosmetiche dovrebbero iniziare non solo a comprendere l’importanza della trasparenza in ogni fase del processo produttivo ma anche che l’approccio olistico va oltre la tracciabilità della filiera; insomma, la cosmesi non deve agire solo sulla superficie degli inestetismi ma anche sulle loro cause profonde. A questo si aggiunge la concezione dell’uomo come parte di un sistema più grande che lo vede come un tutt’uno con la natura (con la quale deve ricercare l’armonia), e da questa consonanza dipende sia il benessere delle persone che quello dell’ambiente, fino a considerare piante impiegate nel processo come un dono da rispettare.