Riceviamo e diffondiamo il seguente comunicato stampa.

Il Governo italiano ha approvato un decreto-legge che introduce un rinvio per l’obbligo di stipula delle polizze assicurative contro i danni da eventi catastrofici per le imprese. Una decisione accolta con favore, soprattutto dalle micro e piccole imprese, che avevano segnalato difficoltà nell’adeguarsi alla normativa entro i termini inizialmente previsti.
L’intervento dell’Unione Artigiani Italiani

Un ruolo chiave nella proroga è stato svolto dall’Unione Artigiani Italiani, che ha avanzato una richiesta formale al Governo Meloni, evidenziando le criticità economiche e burocratiche che le imprese, in particolare quelle di dimensioni ridotte, avrebbero affrontato nel rispettare le scadenze originarie.
Nuove scadenze per l’obbligo assicurativo

Il decreto-legge, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede le seguenti proroghe:
• Medie imprese: obbligo di stipula posticipato al 1° ottobre 2025.
• Piccole e micro imprese: nuova scadenza fissata al 1° gennaio 2026.
• Grandi imprese: confermato il termine originario del 31 marzo 2025.
Questa rimodulazione dei tempi tiene conto dell’elevato numero di aziende coinvolte, tra cui una percentuale significativa di microimprese, e della necessità di concedere più tempo per la comparazione delle offerte assicurative e l’adeguamento alla normativa.
Applicazione delle sanzioni



Il decreto interviene anche sul fronte delle sanzioni, previste dalla legge 30 dicembre 2023, n. 213. Queste entreranno in vigore solo a partire dalle nuove date di scadenza per le diverse categorie di imprese, evitando così di penalizzare le realtà che necessitano di più tempo per adeguarsi.
Un segnale di attenzione alle imprese

La proroga rappresenta un segnale concreto di attenzione da parte del Governo verso il tessuto imprenditoriale italiano. Con questa misura, si fornisce maggiore flessibilità alle aziende, consentendo loro di gestire l’obbligo assicurativo in modo più sostenibile, senza gravare eccessivamente sulle risorse economiche e organizzative.
Un risultato che conferma l’importanza del dialogo tra istituzioni e associazioni di categoria per la tutela del sistema produttivo nazionale.
QUI per leggere altre INFO simili – QUI per consultare la nostra pagina Facebook