marcia per la terra

Oltre 400-500 persone stanno partecipando alla Marcia per la Terra da Santa Palomba ad Albano, organizzata da varie associazioni ambientaliste, dalla Comunità Laudato Si’ e dal Comitato per la Tutela Ambientale di Roma Sud.

All’evento sono presenti anche alcuni sindaci, consiglieri comunali, regionali e della Città Metropolitana, oltre ai due vescovi di Acerra Antonio Di Donna e di Albano Vincenzo Viva, che presiederanno la messa al termine del percorso.

La marcia è partita da Santa Palomba, al confine tra Roma e Pomezia, attraversando Pavona fino ad arrivare nel centro di Albano, in Piazza del Duomo, dove la celebrazione sarà concelebrata dai due vescovi. Questo evento rappresenta un momento di unione tra tutte le associazioni impegnate nella lotta contro il degrado ambientale, l’inquinamento atmosferico e la costruzione dell’inceneritore a Santa Palomba, in una zona vicina al litorale e ai Castelli Romani.

Hanno partecipato alla marcia i sindaci dei sette comuni: Ardea Maurizio Cremonini, Albano Massimiliano Borelli, Anzio Aurelio Lo Fazio, Pomezia Veronica Felici, Marino Stefano Cecchi, Ariccia Gianluca Staccoli, Castel Gandolfo Alberto De Angelis, oltre che numerosi assessori e consiglieri comunali di questi comuni e altri amministratori pubblici bipartisan, regionali e di Città Metropolitana. Hanno poi fatto un intervento o detto la loro opinione per stigmatizzare il valore delle risorse ambientali e dire un deciso no alla costruzione del termovalorizzatore di Santa Palomba. Presente anche la consigliera regionale Alessandra Zeppieri che alla fine ha raggiunto circa ottocento partecipanti ad Albano centro.

La Marcia Giubilare per la Terra e contro il termovalorizzatore di Santa Palomba si è conclusa intorno alle 13, dopo la Messa al Duomo di Albano, concelebrata dai due vescovi presenti: Di Donna (Acerra, Napoli) e Viva (Albano). Oltre 70 le associazioni e i comitati presenti.

“Un lungo cammino in cui la Diocesi di Albano e di Acerra (Napoli), con i comuni di Marino, Castel Gandolfo, Anzio, Ardea, Ariccia, Pomezia e Albano, hanno dato il pieno sostegno a difendere l’ambiente dai gas nocivi, termovalorizzatori, inceneritori e disastri ambientali dovuti alla noncuranza dell’uomo” hanno dichiarato gli organizzatori (Comitato Tutela Ambientale Roma Sud e Comunità Laudato Si’ Castelli Romani).

L’iniziativa ha visto l’adesione anche di molteplici associazioni territoriali, regionali e nazionali, unite da un unico obiettivo: la difesa dell’ambiente. Tra i partecipanti, figure religiose, politiche, sportive, scout, comitati cittadini e ambientalisti.

Il cammino si è sviluppato su 8,5 km, con partenza alle ore 8:00 da Borgo Sorano – via degli Astrini, Santa Palomba (Roma-Pomezia), e arrivo tra le 11:30 e le 12:00 ad Albano, presso la Cattedrale (Duomo) di San Pancrazio.

L’evento si è concluso con la celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Vincenzo Viva, Vescovo di Albano, affiancato da monsignor Antonio Di Donna, Vescovo di Acerra (Napoli), diocesi che da anni combatte contro il problema dei rifiuti nella “Terra dei Fuochi”. Un’unione di intenti come non si era mai vista prima.

Il corteo ha attraversato alcuni dei comuni coinvolti nel progetto del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che prevede la costruzione di un termovalorizzatore in via Ardeatina-Cancelliera, al confine con molti comuni del Litorale e dei Castelli Romani. Contro questa ipotesi, i circa 800 partecipanti hanno espresso un forte NO. Ci sono stati numerosi interventi delle varie Associazioni del Territorio presenti e anche di vari contesti regionali provenienti da tutto il Lazio.

“Siamo stati veramente in tanti” ha detto Marcella Costagliola, della Comunità Laudato Si’ Castelli Romani. “Famiglie, anziani, giovani, religiosi di vari credi, studenti, oltre 70 associazioni e comitati, nonché semplici cittadini, tutti insieme come una sola rete per dire NO all’abuso dei gas nocivi per le città. Una rivendicazione che si è fatta sentire e vedere grazie ai tanti cori intonati e agli striscioni, con frasi e slogan dalla parte del verde, dalla parte dell’ambiente. Ringraziamo sentitamente tutti i partecipanti, i sindaci intervenuti, gli amministratori pubblici e i due vescovi che hanno sostenuto questa giusta causa”.

Foto e testo di Irene Cinardi

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