(Adnkronos) –
Marisa Bacchioni potrebbe uscire dal processo per la morte di Nada Cella. La Corte d'Assise presieduta da Massimo Cusatti deve infatti decidere sulla richiesta del suo difensore, Andrea Vernazza, che assiste l'anziana e il figlio Marco Soracco, accusati di favoreggiamento. Anna Lucia Cecere è invece accusata dell'omicidio della segretaria, uccisa il 6 maggio 1996 in via Marsala, a Chiavari nello studio di Marco Soracco, il commercialista per cui lavorava. Secondo Vernazza, che si è affidato a una perizia effettuata dal medico legale Marco Lagazzi, Bacchioni, 93 anni, non sarebbe in grado di intendere e volere e non potrebbe quindi sostenere il processo.  In seguito alla presentazione della perizia, il presidente della corte ha letto in aula un'ordinanza che recita: "La Corte d'Assise, rilevato che dalla consulenza tecnica prodotta dalla difesa Bacchioni emergano elementi congruamente rappresentati riguardo alla condizione di attuale irreversibile incapacità della stessa Bacchioni di partecipare coscientemente al procedimento si riserva di provvedere all’istanza di sospensione ma non reputa necessaria una perizia al riguardo".  Bacchioni e Soracco erano inizialmente accusati anche di false dichiarazioni al pm, ma quell'accusa è stata stralciata per rientrare in un eventuale processo di appello. La figura di Bacchioni è stata più volte al centro delle indagini che hanno portato al processo dopo quasi trent'anni. Durante la scorsa udienza l'allora dirigente del commissariato di Chiavari Pasquale Zazzaro ha detto che Marisa Bacchioni lavò alcune macchie di sangue sulla scena del crimine. La donna, sempre secondo l'ex poliziotto, si giustificò dicendo che pulire era suo dovere. In altre occasioni Bacchioni secondo l'accusa avrebbe coperto l'attuale imputata per l'omicidio non riferendo elementi ritenuti chiave per l'individuazione del colpevole. —[email protected] (Web Info)