Monte Compatri, approvato l’atto di transazione per l’affrancazione dei livelli della zona 167 “La Cucca 1”

Monte Compatri, approvato l’atto di transazione per l’affrancazione dei livelli della zona 167 “La Cucca 1”

Monte Compatri – Il Consiglio comunale di Monte Compatri ha approvato oggi un importante atto conclusivo: lo schema di transazione tra le parti per risolvere una lunga controversia legata all’affrancazione dei livelli “Piccinini” su immobili nel Piano di Zona 167 “La Cucca 1”. Un passo cruciale che pone fine a una vicenda lunga oltre quarant’anni, permettendo a circa cento famiglie di diventare finalmente proprietarie piene delle loro case.

Questa complessa questione, che si trascina dagli anni ’80, troverà compimento entro la fine dell’anno grazie al ricorso dell’Amministrazione comunale a un arbitrato rituale. Tale procedura ha evitato ulteriori problemi legali, consentendo una risoluzione definitiva della controversia. La Giunta, guidata dal sindaco Francesco Ferri e dal consigliere comunale delegato agli Affari Legali Luigi Nardella, ha seguito attentamente il procedimento. Il prossimo passo sarà la trascrizione del lodo arbitrale, prevista per metà ottobre.

Il sindaco Francesco Ferri ha commentato con soddisfazione: “Questo è un risultato importantissimo che avevamo promesso durante la nostra campagna elettorale. Abbiamo preso l’impegno di risolvere un problema che affliggeva queste famiglie da decenni. Grazie all’impegno del consigliere Luigi Nardella, del Segretario Comunale e degli Uffici Legali e Urbanistica, siamo riusciti a trovare una soluzione. Quando le risorse lavorano con serietà e dedizione, a giovarne è tutta la comunità”.

La vicenda ebbe inizio nel 1980, quando l’allora presidente della Regione Lazio, Giulio Santarelli, firmò un decreto di esproprio che permise al Comune di Monte Compatri di acquisire il dominio utile sui terreni. Tuttavia, il Comune non rimosse i livelli e assegnò le aree a cooperative edilizie per la costruzione di case. Queste ultime trasferirono il diritto di superficie ai soci, ma il gravame rimase sul diritto di superficie, complicando la situazione per i proprietari.

Il consigliere Luigi Nardella, delegato agli Affari Legali, ha spiegato: “Dopo un’attenta analisi, abbiamo scelto l’arbitrato rituale per risolvere la questione dei livelli. Questa procedura ci ha permesso di evitare ostacoli legali che avremmo potuto incontrare in tribunale. Grazie a questa operazione, il Comune consentirà alle famiglie di liberare gli immobili per eventuali vendite o passaggi generazionali, segnando un grande traguardo per la buona amministrazione”.

Questo atto sancisce la conclusione di una vicenda che ha attraversato decenni, garantendo finalmente alle famiglie la piena proprietà dei loro immobili e dando loro la possibilità di gestirli liberamente, un vero segnale di progresso per la comunità di Monte Compatri.

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Last Updated on 21 Settembre 2024 by Autore P

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