Minori e armi bianche: la criminologa Bolzan analizza il fenomeno
Negli ultimi tempi, sempre più casi di cronaca hanno visto protagonisti minori armati di coltelli, sollevando interrogativi sulla percezione che i giovani hanno di questi strumenti. Secondo la criminologa Flaminia Bolzan, intervistata da Adnkronos, i ragazzi tendono a considerare le armi bianche, in particolare i coltelli, come un semplice “accessorio” per la difesa, senza comprenderne pienamente la portata offensiva.



Bolzan: “Sono figli di un disagio psicologico che dopo il Covid è diventato maggiormente evidente, pagano la mancanza di socializzazione”
“I ragazzi considerano le armi bianche, in particolare i coltelli quasi come un ‘accessorio’ per la difesa, non sempre ne comprendono la portata offensiva e i comportamenti in cui la violenza appare la sfumatura pregnante”. Così all’Adnkronos la criminologa Flaminia Bolzan in merito ai recenti fatti di cronaca che hanno visto protagonisti minori armati di coltelli, come l’ultimo avvenuto sabato scorso a Frascati, alle porte di Roma.
“Sono figli di un disagio psicologico che dopo il Covid è diventato maggiormente evidente soprattutto in relazione alla minore competenza nella socializzazione e nella difficoltà di riconoscimento e regolazione degli stati emotivi. – conclude Bolzan – In pratica le emozioni vengono agite laddove il filtro del pensiero sembra essere inesistente e il senso di responsabilità molto, molto labile”.
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