L’attentato di ieri in Germania (dove un cittadino saudita si è scagliato con l’auto contro la folla all’interno di un mercatino natalizio, causando 2 morti e decine di feriti) getta ancora una volta l’allarme tra il personale della Polizia Locale di Roma per i luoghi di aggregazione in vista delle festività natalizie così scrive in una nota il sindacato Ugl.
“La situazione a Roma risulta particolarmente delicata – dichiara Gabriele Di Bella, Segretario Provinciale Ugl Enti Locali – poiché da sempre, gli accessi ai mercatini sono presidiati dalla Polizia Locale in assenza quasi totale di qualsivoglia barriera protettiva o mezzi idonei, così come previsto dalla “normativa Gabrielli”, per la prevenzione degli attentati. Gli agenti si trovano ad operare, protetti unicamente da fragili transenne mobili e, se va bene, una Fiat Panda come scudo. L’impiego del personale in questi compiti ad alto rischio, senza che venga riconosciuta alcuna indennità di pubblica sicurezza e senza tutele ,fa della Polizia Locale un facile bersaglio umano. Ricordiamoci come, da sempre, Roma sia riconosciuta come obiettivo sensibile di primo livello dalle intelligences dell’antiterrorismo in quanto culla del Cattolicesimo”.
“Lo sconcerto maggiore lo percepiamo dal silenzio delle istituzioni – dichiara Paolo Emilio Nasponi, Coordinatore Romano UGL – Continuano ad escludere la Polizia Locale dal comparto sicurezza, facendo però dei nostri agenti i primi scudi umani nel caso di un attentato. Ancora più assurda l’assenza di qualsiasi protocollo operativo da adottare, da parte del Comando del Corpo, se non indossare il fratino rifrangente! Questa sigla già da tempo aveva evidenziato il problema in occasione dell’impiego del personale nei luoghi di culto ebraici, a seguito dello scoppio della guerra in Palestina. Non vorremmo trovarci in una macelleria ad orologeria”.
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