Roma – In occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare, l’Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini conferma il suo ruolo centrale nella diagnosi e nella gestione di queste patologie complesse. Centro di riferimento per 258 Malattie Rare, il San Camillo si distingue nel panorama sanitario grazie all’impegno costante e alla competenza del suo personale medico e scientifico.
Nell’ultimo anno, la UOC di Genetica Medica ha effettuato oltre 15.000 test genetici e oltre 3000 visite genetiche posizionandosi prima nel Lazio come numero di prestazioni svolte. Lo Sportello Malattie Rare, presente da diversi anni al San Camillo, vero e proprio punto di riferimento per i pazienti con diagnosi o sospetto di malattia rara, solo lo scorso anno ha permesso a oltre 500 pazienti con diagnosi o sospetto di queste patologie di ricevere informazioni, assistenza ed eventuale presa in carico a 360 gradi.
Dietro a numeri e performance in costante crescita c’è la grande collaborazione tra genetisti, personale tecnico, infermieri, personale amministrativo. Fondamentale l’approccio multidisciplinare, che vede il coinvolgimento di numerosi specialisti, tra cui cardiologi, endocrinologi, neurologi, reumatologi, pediatri, radiologi, farmacisti e laboratoristi, che insieme garantiscono un’assistenza completa e integrata per i pazienti affetti da Malattie Rare. L’impegno del San Camillo non si limita all’attività clinica, ma si estende anche alla ricerca scientifica, con una significativa produzione di studi pubblicati sulle più prestigiose riviste internazionali e la partecipazione a convegni nazionali e internazionali. Questo posizionamento consente alla struttura di essere un punto di riferimento non solo per i pazienti, ma anche per la comunità scientifica.
La Giornata Mondiale delle Malattie Rare rappresenta un’occasione per celebrare questi risultati, ma anche per guardare al futuro. Il San Camillo rinnova il suo impegno nella diagnosi precoce e nella ricerca scientifica, con l’obiettivo di migliorare sempre più la qualità della vita dei pazienti e di offrire loro percorsi di cura sempre più efficaci.
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