Eleonora Giorgi

Un tributo speciale lega Francesco Guadagnuolo a Eleonora Giorgi e alla poetica di Alessandro Manzoni. L’artista, noto per la sua profonda sensibilità verso il sacro e la letteratura, nel 1985 realizzò una cartella di acqueforti ispirata agli “Inni Sacri”, componimenti nei quali Manzoni raccontava il cammino dell’umanità dalla realtà terrena alla dimensione spirituale.

Proprio in una di queste opere, dedicata alla “Risurrezione”, Guadagnuolo decise di rappresentare l’angelo davanti al sepolcro vuoto, un simbolo di speranza e rinascita. Per il volto dell’angelo, l’artista si lasciò ispirare dalla bellezza e dall’intensità espressiva di Eleonora Giorgi, che definisce un vero e proprio “angelo del cinema italiano”.

Attrice di straordinario talento, Eleonora Giorgi ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema con le sue interpretazioni iconiche, conquistando pubblico e critica. La scelta di Guadagnuolo di associarla alla figura angelica della Risurrezione manzoniana non è casuale, ma nasce da una visione in cui arte cinematografica e letteratura sacra si intrecciano.

“L’immagine poetica di Eleonora Giorgi come angelo della risurrezione degli ‘Inni Sacri’ diventa una combinazione affascinante tra arte e fede”, afferma Guadagnuolo. “La sua eleganza e presenza scenica la rendono perfetta per incarnare una figura tanto sublime e ispiratrice. L’angelo davanti al sepolcro vuoto è il simbolo della vittoria della vita sulla morte, un annuncio di speranza che trova oggi, nell’avvicinarsi della Pasqua del Giubileo 2025, un significato ancora più profondo”.

Gli “Inni Sacri” di Manzoni, scritti tra il 1812 e il 1822, sono una delle più alte espressioni della poesia religiosa italiana. “La Risurrezione” è tra i componimenti più celebri della raccolta, in cui Manzoni esprime con intensità e solennità la gioia del Cristo risorto, trasmettendo un messaggio di fede e rinnovamento.

Nel celebrare questa visione, Guadagnuolo e la sua opera offrono un ponte tra arte, letteratura e spiritualità, con un omaggio che non è solo alla grande attrice, ma a un’idea più ampia di bellezza, purezza e rinascita.

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