(Adnkronos) – Israele sarebbe pronto a rilasciare i 602 prigionieri palestinesi che avrebbe dovuto liberare sabato, ma alle sue condizioni. Chiede che Hamas restituisca oggi le quattro salme che avrebbe dovuto consegnare questa settimana. Israele chiede inoltre che Hamas non celebri una cerimonia con le bare come ha fatto con i corpi della famiglia Bibas e di Oded Lifshitz. Hamas ha accusato Israele di "mettere in serio pericolo l'intero accordo di tregua". "Ritardando il rilascio dei nostri prigionieri, il nemico si comporta come un delinquente e mette seriamente in pericolo l'intero accordo" di tregua, ha dichiarato Bassem Naïm, un alto funzionario di Hamas, invitando i mediatori che hanno reso possibile l'accordo, "in particolare gli Stati Uniti", a "fare pressione sul nemico affinché applichi l'accordo e rilasci immediatamente questo gruppo di prigionieri". Hamas ha poi fatto sapere attraverso uno dei leader del gruppo, Mahmoud Mardawi, che non si impegnerà in ulteriori colloqui con Israele fino a quando non saranno rilasciati i 620 detenuti palestinesi. Sembra vicina al collasso la tregua a Gaza tra Israele e Hamas tanto che il premier israeliano Benjamin Netanyahu torna a ribadire che Israele è pronto a riprendere i combattimenti "in ogni momento". A minare ancora una volta il cessate il fuoco, lo stop al rilascio di 620 detenuti palestinesi, imposto da Netanyahu, contro la spettacolarizzazione della liberazione degli ostaggi israeliani da parte di Hamas. Il rilascio dei palestinesi sarebbe dovuto avvenire, in base agli accordi sulla tregua, contestualmente alla liberazione, già avvenuta sabato, di sei ostaggi israeliani. Ma Israele ha fatto sapere che non avverrà fino al prossimo scambio di ostaggi. Una posizione che ha scatenato l'ira di Hamas, ma anche una violenta reazione interna a Israele. Due sospettati palestinesi sono stati arrestati per aver presumibilmente aggredito e ferito due israeliani nella Cisgiordania centrale sabato. Lo rende noto l'Idf. Gli uomini sono stati fermati nel villaggio di Dayr Dibwan, appena fuori Ramallah, vicino al luogo in cui è avvenuta l'aggressione. Secondo l'esercito, i palestinesi, armati di manganelli, coltelli e pietre hanno attaccato due israeliani, ferendoli leggermente. Altri resoconti hanno parlato di "scontri" tra coloni e palestinesi, affermando che anche tre palestinesi sono rimasti feriti e che i coloni hanno poi appiccato il fuoco a diversi edifici in un villaggio beduino vicino alla vicina Jaba. I due sospettati palestinesi sono stati consegnati alla polizia israeliana e allo Shin Bet per essere interrogati. Le Idf hanno riferito di aver arrestato altri otto palestinesi ricercati durante i raid notturni a Jenin e Qaffin. —internazionale/[email protected] (Web Info)
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