Marino – Scoperto per caso nel 1962, il Mitreo di Marino rappresenta una delle testimonianze meglio conservate del culto mitraico, dedicato al dio Mitra, divinità di origine persiana diffusasi nell’Impero Romano tra il II e il III secolo d.C., in particolare tra i soldati e i funzionari della burocrazia imperiale.


Cuore della religione mitraica è il mito del sacrificio del toro sacro: Mitra, all’interno di una caverna, uccide il possente animale, dal cui corpo germogliano piante, animali e tutti i frutti della terra. Per questo motivo i mitrei, ovvero i luoghi di culto dedicati al dio, erano costruiti in ambienti ipogei, volti a ricreare simbolicamente quella caverna sacra dove ebbe origine la vita e la rigenerazione dell’universo — concetti alla base della fede mitraica.
Oggi proprietà del Comune, il Mitreo di Marino si trova all’interno di una cisterna appartenente a una villa patrizia, trasformata in luogo di culto nel II secolo d.C., periodo in cui la zona era attraversata da truppe provenienti da ogni angolo dell’Impero.
Una delle caratteristiche che rendono questo sito particolarmente prezioso è la presenza di un affresco policromo raffigurante il sacrificio del toro: il Mitreo di Marino è, infatti, uno dei soli tre in Italia a conservare tale scena non in bianco, ma a colori.
La visita a questo suggestivo sito archeologico è possibile grazie alle visite guidate organizzate dall’Archeoclub Colli Albani. Nei fine settimana è possibile prenotare l’accesso all’area: il sabato è prevista la discesa nella cisterna per ammirare l’affresco, mentre la domenica, oltre al Mitreo, si può esplorare anche l’affascinante circuito sotterraneo della città.
Infatti, come tutti i mitrei, anche quello di Marino è situato nel sottosuolo e si inserisce in un contesto eccezionale: quello della “città sotto la città”. Il moderno centro abitato poggia su un intricato reticolo di gallerie sotterranee scavate nel tufo vulcanico, che si snodano per circa dieci chilometri a una profondità di dodici metri. Queste grotte, inizialmente scavate per l’estrazione di materiale da costruzione, sono state riutilizzate nei secoli in vari modi: come cantine per il vino o come rifugi durante la Seconda Guerra Mondiale. Oggi, parte di esse ospita un percorso espositivo che racconta storie e memorie del passato sotterraneo di Marino.
Le prenotazioni per le visite possono essere effettuate sul sito dell’Archeoclub Colli Albani. Il costo è di 10 euro per il sabato e di 15 euro per la domenica. Un’occasione unica per riscoprire le radici misteriche e affascinanti del nostro passato, sotto i nostri stessi piedi.

Fonte e foto: Comune di Marino
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