(Adnkronos) – 10 febbraio 20225. Lo Stato deve garantire assistenza e cure adeguate ad ogni malato e non dare la morte d’ufficio a chi soffre. E’ una questione di umanità e civiltà sviluppare le cure palliative, che ad oggi nel nostro Paese sono drammaticamente carenti con oltre 500mila persone che hanno bisogno di cure palliative a fronte di soli 500 medici palliativisti e soltanto poco più di 2.000 infermieri. Ancora peggio è la situazione delle cure palliative domiciliari, con il 50% di carenza di medici e addirittura il 66% di carenza di infermieri. La Giornata
del Malato sia da spunto per Governo e Parlamento per dare assoluta priorità nell’applicazione concreta e diffusa su tutto il territorio nazionale della legge 38/2010 e che vengano bloccati tutti i tentativi, tra l’altro incostituzionali, delle Regioni di legiferare sul suicidio medicalmente assistito, come sta per avvenire in Toscana che, come una sorta di “Svizzera” italiana, vuole dare la morte di Stato e quindi sbarazzarsi di malati, fragili, anziani e persone sole perché considerate uno scarto di cui fare a meno. E’ la sofferenza che va eliminata, non il sofferente. Così Toni Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus, in occasione della 23esima Giornata Mondiale del Malato, che si celebra domani, 11 febbraio.
Ufficio Stampa Pro Vita e Famiglia Onlus
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