(Adnkronos) – In occasione della Giornata dell'ipercolesterolemia familiare omozigote (HoFH), che si celebra il prossimo 4 maggio, Rare Diseases Chiesi Italia presenta ufficialmente MyLipids App, un'applicazione gratuita disponibile sugli store digitali, progettata per supportare le persone affette da HoFH e ipercolesterolemia familiare nella gestione quotidiana della propria alimentazione: è infatti progettata per fornire agli utenti uno strumento pratico e intuitivo per monitorare l'apporto lipidico, registrare le abitudini alimentari e ricevere suggerimenti personalizzati per una corretta alimentazione. L'applicazione – spiega una nota – aiuta gli utenti a verificare il proprio apporto lipidico e semplifica il conteggio dei grassi assunti, offrendo una visione complessiva degli alimenti introdotti e della loro distribuzione nell'arco della giornata, inclusi spuntini, bevande e condimenti. L'App propone alternative ipolipidiche agli alimenti solitamente consumati, con l'obiettivo di favorire la variabilità alimentare. MyLipids App è dotata di un algoritmo di sostituzione, sviluppato in collaborazione con la dietista Silvia Toni, che offre un supporto fondamentale per apportare modifiche alla dieta e ridurre l'apporto di grassi. Inoltre, grazie alla compilazione di un diario alimentare giornaliero, le funzioni possono offrire un valido strumento anche per il clinico, fornendo un report dettagliato delle abitudini alimentari del paziente. Lo sviluppo di MyLipids App è stato reso possibile grazie alla collaborazione con esperti di HoFH tra cui Patrizia Suppressa, direttore Uoc Medicina interna dell'Ospedale regionale generale 'F. Miulli' di Acquaviva delle Fonti (Bari), Centro LipiGen. "Il rapporto tra alimentazione sana e salute è molto stretto, è infatti scientificamente dimostrato che la salute si costruisce a tavola – sottolinea Suppressa -Risulta dunque fondamentale acquisire corrette abitudini alimentari per mantenere una buona qualità di vita e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari aterosclerotiche. Tale regola riveste un'importanza notevole soprattutto per coloro che necessitano di controllare l'apporto giornaliero di grassi. La terapia dietetico-nutrizionale è una componente fondamentale nella gestione del paziente con dislipidemia. In caso di malattie genetiche come l'ipercolesterolemia familiare, sia nelle forme eterozigote e omozigote, caratterizzate da elevati livelli di colesterolo e di lipoproteine a bassa densità – chiarisce la specialista – è fondamentale, oltre ai trattamenti farmacologici, seguire un regime alimentare ipolipidico che contribuisca a contrastare lo sviluppo prematuro di eventi cardiovascolari. Una necessità a cui MyLipids offre un supporto concreto e costante". Nella riuscita del progetto – continua la nota – è stato fondamentale anche il contributo delle associazioni pazienti Gip-Fh (Gruppo italiano pazienti Fh), Aide (Associazione italiana dislipidemie ereditarie) e Anif (Associazione italiana ipercolesterolemia familiare), che hanno partecipato attivamente alla fase di sviluppo e test dell'App. "In qualità di associazioni pazienti, siamo liete di aver collaborato allo sviluppo di MyLipids, un'applicazione che rappresenta un importante strumento aggiuntivo a disposizione di chi vive con queste patologie – affermano congiuntamente Gip-Fh e Aide – Il nostro coinvolgimento ha permesso di garantire che l'App risponda in maniera efficace alle esigenze dei pazienti, fornendo un supporto pratico e concreto. Siamo certi che MyLipids contribuirà a migliorare la qualità di vita di molte persone, aiutandole in maniera più consapevole e strutturata".  Conclude il Ceo & Managing Director di Chiesi Italia, Raffaello Innocenti: "L'impegno di Chiesi Italia nell'ambito delle malattie rare si concretizza attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative che possono migliorare la qualità di vita delle persone. MyLipids App rappresenta un passo avanti, offrendo uno strumento digitale accessibile, intuitivo e scientificamente validato. Crediamo fortemente nella sinergia tra aziende, comunità scientifica e associazioni pazienti per sviluppare risposte concrete ai bisogni non ancora soddisfatti".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)