Genzano – La professoressa di filosofia e storia e segretaria del Circolo PD genzanese Giulia Briziarelli e il fotoreporter inviato di guerra Alfredo Bosco, presenteranno a Bruxelles il 5 Marzo “il Manifesto per la Pace” un testo politico-filosofico che vuole indurre tutti alla riflessione profonda sul tema della Pace a livello mondiale. Un evento per il terzo anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, Bosco presenterà le sue foto per mostrare gli orrori della guerra, mentre la Briziarelli il documento di cui è stata la promotrice.
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Il Manifesto è stato scritto da entrambi, da Genzano partirà anche una piccola delegazione al femminile per accompagnare i due promotori al Parlamento Europeo per essere ricevuti dalla Commissione Europea.
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“L’evento in Commissione Europea è stato voluto e organizzato dall’europarlamentare Camilla Laureti, che ringrazio sentitamente, perché ha sposato la nostra proposta con grande impegno e interesse” ha dichiarato la professoressa e segretaria Dem di Genzano Giulia Briziarelli.
Di seguito il testo del Documento:
Il Manifesto per la Pace
La condizione della natura umana è soggiogata spesso dall’odio, dal potere, dalla voglia e dal desiderio di prevaricazione. Il filosofo europeo con il quale si è chiusa la stagione illuminista raggiungendo il suo massimo splendore, Immanuel Kant, ci ricorda infatti come: «Lo stato di pace tra gli uomini, che vivono gli uni a fianco degli altri, non è uno stato naturale»; pertanto, se vogliamo dare origine ad una nuova era, per oltrepassare la condizione minoritaria della nostra ragione e renderci liberi per sempre, dobbiamo riconoscere che la Pace è una scelta che va assunta consapevolmente. Essa non è la semplice speranza da invocare con la più profonda delle preghiere. La Pace è un agire concreto. La Pace è un sentiero, un habitus da indossare quotidianamente, pertanto deve essere riconosciuta quale diritto universale e inalienabile. E’ la prospettiva ed al tempo stesso una sfida da realizzarsi con il contributo di tutti. La Pace è l’unica soluzione alla tutela onnicomprensiva della vita. La Pace è garanzia di fratellanza, accoglienza e vita sulla terra.
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Nel Preambolo della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea si afferma che «I popoli europei nel creare tra loro un’unione sempre più stretta hanno deciso di condividere un futuro di pace fondato su valori comuni». E’ nostro dovere realizzare tale visione. E data la solidarietà e la fratellanza che la nostra comunità democratica europea sente fin dalle sue origini, crediamo sia doveroso, per scrivere una nuova era storica, rivedere l’articolo 6 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, il quale afferma che «Ogni individuo ha diritto alla libertà e alla sicurezza». Tale articolo dovrebbe includere anche il diritto alla Pace. Dovrebbe pertanto risuonare così: «Ogni individuo ha diritto alla libertà, alla sicurezza e alla pace».
La Pace deve diventare un diritto universale e inalienabile. L’Unione Europea e tutti i suoi Stati membri, devono diventarne garanti, scegliendo altresì di ripudiare «la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali» così come suggerito dalla Costituzione italiana. Che si elevi da questo Parlamento un nuovo inizio, una nuova visione. Anzi, che si attui finalmente la visione di una Pace Perpetua. Che questa richiesta di trasformazione della Pace arrivi anche all’Organizzazione delle Nazioni Unite e che il diritto alla Pace venga accolto nell’articolo 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che così dovrebbe recitare: «Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona. Ogni essere umano ha diritto alla Pace». Perché, quando vivi dove la pace non c’è, la nostra libertà manca, e noi dobbiamo garantirla e proteggerla. Tutto il genere umano ha una vita soltanto, questa va tutelata, protetta e salvaguardata, la nostra, quella di ogni essere vivente, e quella della nostra Madre Terra.
Il secondo atto rivoluzionario, dopo il riconoscimento della Pace come diritto universale, inalienabile e fondamentale, dovrà essere quello che mira alla realizzazione di una Europa Libera e Unita. Poiché l’Unione Europea stessa, come costruzione politico-istituzionale, nasce dalle ceneri e sulle ceneri di due conflitti mondiali, ci uniamo, pertanto, ai nostri predecessori, Ada Rossi, Ursula Hirschmann, Simone Veil, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, donne e uomini d’azione e di pensiero, dal valore profondo.
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Perché ci dissero, in maniera forte e chiara, che se vogliamo «un’Europa libera e unita, abbiamo il dovere di trasformare quel sentimento patriottico nazionale, […] e le gelosie nazionali, […] volte esclusivamente alla soddisfazione delle proprie esigenze e che confidano solo nella forza delle armi, […]» in un sentimento comune. Ecco perché «il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale, qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell’Europa in stati nazionali sovrani».
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Dunque, per creare un’Europa Libera e Unita, si deve passare attraverso la Costituente Europea, affinché ci si confronti e si scriva insieme una Costituzione che possa realizzare nella sua completezza la visione di un’Europa Federale, che guardi già a quel che visionari, come Giuseppe Mazzini, definirono la Repubblica Democratica Universale, con alla base la fratellanza e l’amorevolezza reciproca.
Che gli Europei possano sentirsi addosso quell’onere e quella responsabilità che compete ai numi tutelari della pace perpetua. Siate portatori di pace, siate missionari di pace e che essa sia il perno del vostro agire politico, siate l’esempio che l’umanità aspetta. Che la pace sia tra noi.
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