La stima arriva da Facile.it che ha analizzato le previsioni sull’andamento del prezzo delle materie prime
Ben 350 euro in più sulle bollette di energia elettrica e gas; è questo l’aumento che una famiglia tipo, con contratto di fornitura a prezzo indicizzato nel mercato libero, dovrà affrontare nel corso del 2025. La stima arriva da Facile.it che, analizzando le previsioni sull’andamento del prezzo delle materie prime, ha calcolato come la bolletta 2025 potrebbe arrivare a superare i 2.930 euro, vale a dire quasi il 14% in più (13,6%) rispetto a quella, già salata, del 2024 (2.583 euro).
L’analisi è stata realizzata prendendo in considerazione l’andamento degli indici Psv e Pun da gennaio a dicembre 2024 e le previsioni elaborate dall’European Energy Exchange (Eex) da gennaio a dicembre 2025, a parità di consumi e altre condizioni economiche che gravano in bolletta. Nello specifico, il Pun, l’indicatore del prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica, secondo le previsioni aumenterà del 30% passando da un valore medio di 0,11 euro al kWh del 2024 a 0,14 euro al kWh del 2025, mentre il Psv, il punto di riferimento per determinare il prezzo del gas naturale all’ingrosso in Italia, salirà del 37%, da una media di 0,39 euro/smc del 2024 a 0,53 euro/smc del 2025.
Sulla base di questi dati, Facile.it ha calcolato che il rincaro più corposo si avrà sulla bolletta del gas; per una famiglia tipo la spesa annuale passerà da 1.793 del 2024 a 2.044 euro del 2025, con un aumento di 251 euro; per quanto riguarda la bolletta dell’energia elettrica, invece, l’incremento sarà di 99 euro, con una spesa annuale che passerà da 790 euro a 889 euro: “L’aumento del costo delle materie prime -commentano gli esperti di Facile.it- è una brutta notizia per le famiglie che hanno una tariffa a prezzo indicizzato, le quali vedranno crescere gli importi delle bollette, soprattutto perché le previsioni ci dicono che per i prossimi 12 mesi il prezzo delle materie prime rimarrà su livelli nettamente più alti rispetto al 2024. Il consiglio, in questo caso, è quello di verificare attentamente le condizioni della propria offerta e valutare se sul mercato libero esistano prodotti più convenienti, magari a prezzo bloccato”.
(Fonte Adnkronos)
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