Ciampino

Ciampino, riceviamo e diffondiamo il seguente comunicato di CIVES

PISTA CICLABILE A VIALE J.F. KENNEDY. MA LA SINDACA DOVE VIVE?

E’ molto il clamore sollevato dai lavori che si stanno svolgendo sull’arteria cittadina di Viale J. F. Kennedy. Parliamo di una strada che porta direttamente sul G.R.A. e vede la presenza di servizi importanti a partire dall’ufficio postale, alla stazione dei Carabinieri, alle scuole Paola Sarro e Leonardo Da Vinci, alla zona commerciale.

Si tratta di una strada quindi a densità di traffico elevata, sulla quale sboccano molte traverse ed è regolata da diversi impianti semaforici.

Da pochi giorni l’Amministrazione comunale ha iniziato i lavori di attuazione del progetto delle piste ciclabili a doppio senso di marcia lungo tutta Viale J. F. Kennedy.

Di fatto però la pista ciclabile provoca una preoccupante riduzione della carreggiata se si considera che va ad assommarsi agli stalli per la sosta delle autovetture. Una riduzione che fa sorgere fondati dubbi nella cittadinanza sul mantenimento del regolare scorrimento del traffico, fa preoccupare i genitori degli alunni della scuola media Leonardo Da Vinci già costretti a sostare in doppia fila per poter accompagnare i figli, fa osservare ai cittadini i numerosi rischi connessi alla presenza di traverse, passi carrai e autovetture in sosta come potenziali punti di collisione coi ciclisti ed infine l’eccessivo restringimento della carreggiata è visto potenziale causa di intasamento del traffico e di ostacolo ai mezzi di soccorso.

Insomma, l’elemento della sicurezza, che deve essere considerato e garantito prima di qualsiasi altro interesse, o dell’importanza dell’arteria stradale in questione sembra non aver sfiorato l’Amministrazione comunale, al punto da farci domandare dove vivano la Sindaca, i vari Assessori e i Consiglieri, o meglio chi ha progettato l’opera e perché sia stata approvata.

A nostro parere le alternative sono o la riduzione della pista ciclabile oppure l’eliminazione delle soste per le autovetture; ma questa seconda soluzione presupporrebbe l’individuazione di aree da destinare alla sosta sia ordinaria che “kiss and go”, come la chiamano, destinata agli accompagnatori degli alunni agli istituti scolastici.

Non resta che sperare in un minimo di resipiscenza e quindi ad un adattamento del progetto ai caratteri urbanistici e viari del viale in questione a meno che la Sindaca, com’è già avvenuto nel quartiere di Acqua Acetosa, non intenda tirare dritto nonostante le proteste dei cittadini, certa che il tempo e la resilienza (tanto cara alla politica di ogni livello) risolvano la questione al posto suo.

Tutto questo senza prevedere di “disturbare” la Schiaffini per un servizio pubblico più presente ed efficiente che possa favorire il passaggio dall’utilizzo dei mezzi privati a quelli pubblici e senza aree di interscambio che consentano di diminuire il traffico del centro per un utilizzo delle poche ciclabili in tutta sicurezza. Tutto questo senza incrementare il servizio di trasporto pubblico scolastico, che andrebbe non solo a favore delle famiglie ma anche di un’azienda come l’ASP spa che ancora fatica ad uscire da una grave crisi economica.

Nel frattempo, assistiamo all’inutile scontro sui social fra chi reclama il diritto di pedalare e chi di muoversi agevolmente con l’autovettura, senza considerare che spetta ad un’Amministrazione attenta, capace ed equilibrata di lavorare per rispondere in modo appropriato alle legittime esigenze di mobilità, a piedi, a quattro o a due ruote, di tutti i cittadini.

Morale della favola? Poca visione, molta approssimazione e molta frenesia di spendere fondi del PNRR.

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