Cecchina – Torna l’allarme per le truffe agli anziani, alcuni familiari di persone anziane segnalano la presenza nella zona periferica via Ardeatina, via Roncigliano e aree limitrofe di due soggetti uomini di 40-45 anni che operano la truffa dello specchietto. “In alcuni casi gli anziani al volante non ci sono cascati, ed hanno chiamato il 112 o un familiare dopo aver sentito un urto contro la loro auto ed aver avuto la richiesta danni dai due truffatori. Con la scusa di aver avuto lo specchietto della loro auto rotto, avvicinano gli anziani costringendoli a pagare subito ed in contanti il danno (falso) messo su da loro stessi, con lo specchietto già danneggiato” commenta la signora M.R. che segnala il fenomeno.
L’altro ieri sera invece un uomo di 75 anni circa ci è cascato dopo essere stato avvicinato da una macchina e aver sentito un colpo sulla sua carrozzeria nei pressi di via Ardeatina incrocio con via Roncigliano. È stato costretto a fermarsi e dopo varie discussioni i due truffatori lo hanno convinto a recarsi con loro ad un bancomat di Cecchina. Dove l’uomo ha prelevato alcune centinaia di euro per rimborsare il falso danno asserito dai 2 uomini che si sono poi allontanati a bordo di una Fiat Punto scura segnalata poi dall’anziano alla figlia che ha segnalato il fatto per richiamare l’attenzione degli anziani e loro familiari.
Nella zona di Cecchina sempre nella parte rurale numerosi cittadini avevano subito diversi furti nelle loro abitazioni e proprietà private, aziende agricole, tanta la preoccupazione che si sono organizzati per fare delle ronde serali e notturne e con gruppi WhatsApp per arginare il fenomeno.
Le zone più colpite sono state quelle non lontano dalle truffe degli specchietti, tra via Ardeatina, via Montagnano, via Montagnanello e aree vicine, con ladri acrobati e arnesi da scasso al seguito che si nascondono nei fossi e nella folta vegetazione prima di colpire e per fuggire.
Truffa dello specchietto: cos’è, come riconoscerla e come difendersi
La truffa dello specchietto si verifica quando qualcuno (il reo) convince una persona (vittima inconsapevole) a farsi consegnare una certa quantità di denaro per riparare lo specchietto retrovisore della propria auto che, secondo quanto afferma il malfattore, la vittima inconsapevole avrebbe danneggiato con la sua guida incauta. Di solito i truffatori usano un sasso che lanciano verso la macchina della vittima per provocare il “botto” per poi suonare il clacson, avvicinarsi e costringere il conducente a fermarsi e conciliare il danno tra le parti senza interessare le assicurazioni.
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