Castel Gandolfo – Un saluto sentito e doveroso è giunto da Castel Gandolfo, città storicamente legata al Papato, in occasione della scomparsa di Papa Francesco. A esprimere il cordoglio dell’intera comunità castellana è stato il Sindaco Alberto De Angelis, che ha voluto ricordare con affetto e gratitudine il legame profondo che ha unito il Pontefice alla città dei Castelli Romani.



L’omaggio del Sindaco Alberto De Angelis a nome di tutta l’Amministrazione e di tutta la Città di Castel Gandolfo a Papa Francesco. “Un ultimo saluto dovuto e sentito, dato il legame profondo e secolare della città e della comunità castellana con i Papi. Con il suo pontificato, Papa Francesco ha riscritto il rapporto tra la Santa Sede e Castel Gandolfo, ridisegnando il significato della presenza papale nel territorio e dando nuova vita a quello che è stato per secoli un luogo di ritiro dei Pontefici, conosciuto anche come la “Città Vaticano Secondo. L’innovazione portata da Francesco si è concretizzata in iniziative di grande apertura verso il pubblico. In particolare, l’accesso al Palazzo Pontificio, un tempo riservato ai soli membri della Curia, è stato concesso a visitatori di tutto il mondo, rendendolo parte integrante dei Musei Vaticani, tra i più importanti complessi museali internazionali. Nel cuore verde delle Ville Pontificie, il Papa ha voluto lasciare un’altra impronta indelebile attraverso la creazione del Borgo Laudato Si’, un omaggio alla natura e all’enciclica da lui stesso scritta. Un luogo dove la spiritualità si intreccia con la bellezza del Creato, aperto al pubblico per far vivere e comprendere il messaggio profondo della custodia del pianeta. Con emozione e rispetto, Castel Gandolfo saluta colui che ha saputo rinnovare lo spirito di accoglienza e condivisione della città.
Ciao, Sua Santità Franciscus.“
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