Castel Gandolfo due gronde (1)

Castel Gandolfo – Due importanti interventi infrastrutturali aiuteranno a mitigare la crisi idrica del Lago Albano di Castel Gandolfo. Si tratta della realizzazione di due gronde – la Sud-Ovest e la Nord-Est – che consentiranno di recuperare, depurare e reimmettere le acque piovane nel bacino lacustre, evitando così la dispersione di preziose risorse idriche. I progetti, del valore complessivo di 4,9 milioni di euro (2,3 milioni per la gronda Sud-Ovest e 2,6 milioni per la Nord-Est), verranno realizzati nel biennio 2025-2027.


Progetto e contesto

Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi a Roma, presso la sede dell’Autorità Distrettuale di Bacino per l’Appennino Centrale (AUBAC), durante la riunione del tavolo tecnico dedicato all’emergenza idrica dei laghi Albano e Nemi. La conferenza stampa ha visto la partecipazione di:

  • Alberto De Angelis, Sindaco di Castel Gandolfo;
  • Cristiano Bavaro, Vice Sindaco e delegato al lago;
  • Marco Casini, Segretario Generale dell’AUBAC;
  • Marco Salis, Direttore Generale di Acea Ato2;
  • Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI;
  • Manuela Rinaldi, Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Lazio;
  • Alberto Bertucci, Sindaco di Nemi.

Obiettivi e benefici

Le due gronde permetteranno di recuperare ingenti risorse idriche, stimando un apporto di oltre 365 litri al secondo da acque altrimenti perse. Le acque piovane, raccolte dalla corona del lago, verranno depurate e reimmesse nello specchio d’acqua, garantendo così:

  • Un innalzamento dei livelli idrici del lago Albano;
  • Una rimodulazione del consumo idrico;
  • La limitazione delle perdite e il miglioramento del servizio idrico.

Il progetto, ha sottolineato il Sindaco De Angelis, si inserisce nelle misure del Piano di Gestione delle Acque (PGA) del distretto idrografico. Inoltre, la realizzazione delle gronde consentirà la riapertura del sentiero circumlacuale, restituendo un importante percorso naturalistico alla comunità e ai visitatori.

La sfida del cambiamento climatico

Il calo dei livelli idrici del lago è dovuto a fattori ormai evidenti:

  • Cambiamento climatico e aumento delle temperature;
  • Tropicalizzazione del clima con eventi estremi sempre più frequenti;
  • Eccessivo consumo del suolo causato dall’antropizzazione.

Grazie all’installazione del teleidrometro avvenuta lo scorso anno, il tavolo tecnico ha potuto monitorare costantemente l’andamento dei livelli idrici del Lago Albano e di quello di Nemi, raccogliendo dati fondamentali per elaborare soluzioni concrete.

Le dichiarazioni

“Il nostro Comune, insieme alla Regione e agli enti collaboratori, sta lavorando al progetto delle due gronde da anni. Questi interventi sono essenziali per mitigare il calo del livello del lago e limitare le perdite idriche. Grazie a queste soluzioni, potremo reimmettere nel lago risorse idriche che oggi vanno disperse”, ha spiegato il Sindaco Alberto De Angelis. Inoltre, Acea Ato2 si è impegnata a proseguire con il rinnovamento delle condotte idriche, potenziando gli acquedotti limitrofi per ridurre l’emungimento dalla falda lacustre.

Il Vice Sindaco Cristiano Bavaro, delegato al lago, ha sottolineato l’importanza di questi interventi: “Siamo consapevoli della delicatezza della situazione, ma determinati a proteggere il lago e tutto l’ecosistema che lo circonda”.

Un futuro sostenibile

Gli interventi rappresentano un passo fondamentale nella tutela del Lago Albano e nella gestione sostenibile delle risorse idriche del territorio. L’impegno congiunto del Comune, della Regione Lazio e degli enti coinvolti dimostra come, attraverso una programmazione seria e investimenti mirati, sia possibile affrontare con efficacia la crisi idrica e i cambiamenti climatici in atto. Un progetto ambizioso che guarda al futuro del Lago Albano e di Castel Gandolfo con un approccio concreto e sostenibile.

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