Ariccia

Ariccia – Una luce in soffitta Shel Silverstein nella voce di Damiano Abeni
Giovedì 10 aprile h: 18.00

Pubblicato negli Stati Uniti nel 1981 e rimasto per 182 settimane nella classifica dei best-sellers del New York Times finalmente questo capolavoro arriva anche in Italia con la magnifica traduzione di Damiano Abeni.

Una raccolta di poesie irriverenti, esilaranti, graffianti, affettuose, scritte e illustrate da un artista ormai di culto. “Un invito a sognare, ma anche un incitamento a guardare con occhi divertiti il mondo spettacoloso per quel che è!”. Sarà presente il traduttore Damiano Abeni in dialogo con Paolo Cesari della casa editrice orecchio acerbo.

“Questo ponte porta solo a metà verso le terre misteriose di cui poco si sa: accampamenti gitani e mercati arabi affollati e boschi lunari di unicorni incantati. Cammina allora con me e si condividerà il sentiero tortuoso verso un mondo spettacoloso. Ma questo ponte porta solo a metà: gli ultimi passi dovrai farli da solo”.

Damiano Abeni è epidemiologo e conduce un’intensa attività di ricerca clinica, con oltre 200 pubblicazioni raccolte nella National Library of Medicine statunitense. Traduce poesia americana dal 1973, quando trascorse un anno in Arizona. Collabora con numerose case editrici e riviste letterarie. È stato Fellow della Fondazione Bogliasco (2008), della Fondazione Rockfeller (2010) e della James Merrill House (2015). È cittadino onorario per meriti culturali della città di Tucson, in Arizona, e di Baltimora nel Maryland. Abita a Roma.

Shel Silverstein, definito dal New York Times “un autentico genio”, è stato poeta, drammaturgo, compositore, paroliere, musicista, scrittore, illustratore. Mick Jagger ha cantato le sue canzoni; sua è la colonna sonora di Thelma & Louise; ha avuto la nomination all’Oscar per le musiche di Cartoline dall’inferno di Mike Nichols; ha vinto il Grammy Award con A boy named Sue interpretata da Johnny Cash. E per non farsi mancare nulla, ha pubblicato – testi e illustrazioni – su Playboy. Con grande disinvoltura alternava i tasti del pianoforte con quelli della macchina per scrivere, mai disdegnando la matita per illustrare le sue idee. “Non avevo mai pensato di scrivere o disegnare per bambini. È stato il mio amico Tomi Ungerer a insistere…” È così che, nel 1963, è nato Lafcadio, il suo primo libro per bambini. Le sue storie sono tradotte in trenta paesi. Storie che hanno avuto uno straordinario successo anche fra gli adulti. Tra i suoi racconti più famosi, The giving tree (L’albero, Salani) e The missing piece (Alla ricerca del pezzo perduto, orecchio acerbo). Shel Silverstein se ne è andato nel 1999, lasciandoci una straordinaria eredità di storie, poesie, canzoni e disegni che continuano a farci ridere, riflettere e, soprattutto, sognare.

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