anzio grandinata

Anzio e Nettuno sono state colpite oggi pomeriggio da una grandinata incredibile e spaventosa, con un accumulo di oltre un metro e 20 di ghiaccio in soli 40 minuti. La fitta coltre bianca, formata da chicchi solidi, si è abbattuta in modo eccezionale sulle due cittadine balneari, causando gravi disagi. I chicchi di grandine, duri e bianchi come la neve, si sono concentrati in particolare su alcune strade rurali, costringendo la Polizia Locale a chiudere tratti come via del Canneto ad Anzio e la zona di Pocacqua a Nettuno.


La Protezione Civile Comunale di Anzio Le Aquile ha operato per ore per liberare via del Canneto, un’area periferica dove decine di famiglie sono rimaste bloccate nelle loro abitazioni a causa della montagna di grandine. Anche a Nettuno, la Protezione Civile OdV e l’Associazione Le Aquile hanno lavorato tutto il pomeriggio, fino alle prime ore della sera, per sgomberare via Pocacqua e alcuni ingressi delle abitazioni. Ruspe e pale meccaniche sono state necessarie per rimuovere l’enorme quantità di ghiaccio accumulato.

“Una scena paradossale, da incubo, mai accaduta prima nelle due cittadine balneari”, ha commentato un operatore della Protezione Civile. In alcune aree di Anzio e Nettuno i volontari stanno ancora lavorando con mezzi spalaneve e distribuendo quintali di sale per evitare disagi alla viabilità, soprattutto con il calo delle temperature previsto sotto lo zero, che potrebbe provocare ghiaccio durante la notte.

Secondo David Veronesi, meteorologo della pagina “Passione Meteo”, il fenomeno è stato causato dalla formazione di un nucleo stazionario di aria fredda in quota, che ha prodotto un lungo e intenso rovescio di grandine solida. “Non si tratta di graupel, poiché le temperature in quota non erano così basse da formare palline di neve soffice più grandi. Da foto e video, ad Anzio e Nettuno si è osservata grandine pura, molto dura, con un accumulo spropositato in alcune aree rurali”.

Sempre nel pomeriggio, un violento temporale aveva preceduto la grandinata, allagando strade, locali e tombini nella zona di viale Adriatico ad Anzio. In risposta, i volontari dell’Associazione Le Aquile, inviati dalla Sala Operativa Regionale della Protezione Civile, sono intervenuti con mezzi e attrezzature per aspirare e far defluire l’acqua accumulata a causa della bomba d’acqua.