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Insieme a Roberto Salustri, ecologo e naturalista, nonché coordinatore scientifico del progetto Biodiversità dei Castelli Romani, partiamo con una nuova rubrica esclusiva per spiegare l’ambiente che ci circonda. Imparare a conoscerlo è importante per frequentarlo adottando comportamenti che ci mettono in sicurezza e che non provocano danni al delicato ecosistema che contraddistingue il nostro territorio

di Emanuele Scigliuzzo

Il nostro territorio è caratterizzato da un ecosistema delicato e prezioso, spesso a rischio per noncuranza o per comportamenti sbagliati. Un patrimonio naturale spesso sconosciuto che sembra quasi far paura, anche per la mancanza di conoscenza dello stesso. Per questo, insieme a Roberto Salustri, ecologo e naturalista, nonché coordinatore scientifico del progetto Biodiversità dei Castelli Romani, abbiamo deciso di creare in esclusiva una rubrica pensata per imparare a conoscere la natura che ci circonda e ad adottare i giusti comportamenti per la nostra sicurezza e quella dell’ambiente che ci circonda.

Roberto, prendendo spunto da un video diffuso sui social, che riprende l’inseguimento di un cane ai danni di un ciclista, e non di un lupo come si voleva far credere, quale animale selvatico può rappresentare un pericolo per un escursionista nel Parco dei Castelli Romani?

La risposta è semplice: nessuno. Nessun animale selvatico presente nel Parco dei Castelli Romani può attaccare deliberatamente un escursionista”, spiega Salustri.In decenni di frequentazione, sia diurna sia notturna, dei boschi, né io né i miei collaboratori abbiamo mai subito un attacco da parte di alcun animale. Gli animali selvatici, anche i più grandi come il lupo o il cinghiale, tendono a mantenere le distanze dagli esseri umani.

Questo non significa, però, che non sia necessario adottare alcune precauzioni. È fondamentale rispettare alcune norme di comportamento per evitare situazioni potenzialmente pericolose. Forniamo un piccolo elenco di specie con i relativi comportamenti da adottare.

Vipere: Anche se sempre più rare, è possibile incontrarle. Per evitare un morso accidentale, è consigliabile indossare scarpe adeguate e prestare attenzione a dove si mettono i piedi e le mani.

Cinghiali: Se si incrocia una famiglia di cinghiali, è importante mantenere una distanza di sicurezza. Evitare assolutamente di attardarsi per scattare foto o video, comportamenti che potrebbero essere interpretati dagli animali come una minaccia.

Cani: nei boschi devono stare al guinzaglio per evitare di mettersi in pericolo e di infastidire la fauna.

La vera sfida, sottolinea Salustri, è la scarsa familiarità degli escursionisti moderni con l’ambiente naturale, molti si mettono in pericolo a causa della mancanza di esperienza o preparazione, come dimostrano i numerosi interventi di soccorso che si sono resi necessari negli ultimi due anni per persone smarrite nei boschi, spesso su sentieri relativamente facili”.

Fake news e sensazionalismo

Purtroppo, negli ultimi anni si assiste a una crescente diffusione di fake news su presunti attacchi di lupi o altri animali selvatici contro l’uomo. Questi episodi, spesso smentiti rapidamente, sono alimentati da un mix di sensazionalismo e interessi legati alla caccia. Un esempio recente è il video diffuso nei giorni scorsi e di cui abbiamo parlato prima: anche in questo caso, come accade spesso, i presunti “lupi” si sono rivelati essere semplicemente cani.

La diffusione di queste notizie false è facilitata dall’allontanamento progressivo del cittadino medio dalla natura”, osserva Salustri.Questo distacco culturale alimenta paure infondate e pregiudizi verso la fauna selvatica, allontanandoci ulteriormente dalla necessità di proteggere il nostro patrimonio naturale”.

Un vero pericolo: le strade del Parco

Se gli animali selvatici non rappresentano un pericolo per gli escursionisti, lo stesso non si può dire delle strade che attraversano il Parco dei Castelli Romani. Gli incidenti stradali sono una vera emergenza, con conseguenze spesso tragiche sia per gli esseri umani che per la fauna.

Ogni anno, ciclisti, escursionisti e automobilisti restano vittime di collisioni, ma il bilancio più drammatico riguarda gli animali. Nel 2024, due lupi hanno perso la vita sulle strade del Parco, e un terzo è rimasto gravemente ferito. A loro si aggiungono centinaia di altri animali selvatici e domestici investiti, a testimonianza di un problema che richiede attenzione urgente e misure concrete per la sicurezza stradale.

Conoscere e rispettare l’ambiente naturale, ma anche adottare comportamenti responsabili sulle strade del Parco, è fondamentale per vivere in armonia con questo territorio unico e preservarne la biodiversità.

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