Roma – La Giunta regionale del Lazio, presieduta da Francesco Rocca, ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente Elena Palazzo, l’aggiornamento del Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria 2022. Il testo, con le modifiche apportate, dovrà ora passare alla discussione in Consiglio.

L’aggiornamento si è reso necessario alla luce dei risultati del monitoraggio effettuato dall’Arpa, che ha evidenziato, pur mostrando nel medio periodo dei miglioramenti, diverse criticità ancora presenti in alcune aree del Lazio, in particolare nell’agglomerato di Roma e nella Valle del Sacco.

Gli articoli delle norme tecniche di attuazione del Piano confermano il divieto di circolazione dal 1° novembre al 31 marzo di ogni anno dei veicoli più inquinanti – diesel fino a euro 5 e alle autovetture a benzina fino a euro 2 all’interno – all’interno della attuale Fascia verde di Roma Capitale e nei Comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti nella Valle del Sacco, laddove risultano superati i valori limite del particolato (PM10, PM2,5) o del biossido di azoto (NO2).

In entrambi i casi è stata introdotta nel Piano, rendendola così misura “a regime”, la disposizione normativa che consente a Roma e ai Comuni della Valle del Sacco, di prevedere misure compensative tali da evitare i divieti di circolazione.

L’aggiornamento del Piano prevede, inoltre, l’eliminazione dell’applicazione di una tariffa d’uso per il transito su strade di determinate zone o tratti stradali comunali (Sistema Move In), visto che tale misura non incide sull’abbassamento delle emissioni.

In tal modo la Regione Lazio si riappropria del ruolo di Ente programmatore e lascia ai Comuni la possibilità di calibrare le misure compensative più adatte a ridurre le emissioni, senza che questi interventi gravino economicamente sulle famiglie.

L’obiettivo comune, infatti, deve restare quello di ridurre i livelli di inquinamento evitando ulteriori sanzioni da parte dell’Unione Europea.

La Regione Lazio ricorda infine che i divieti inseriti nel Piano sono vincolanti e lo sono sulla base di un preciso accordo siglato con l’Europa da parte della precedente amministrazione guidata da Zingaretti.

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