Albano Laziale – Continuano gli incontri informativi grazie al progetto del “Processo Simulato” ideato dall’avvocato Giuseppe Trivelloni, consigliere comunale del Comune di Albano delegato alla legalità. Questa mattina, insieme ai colleghi Massimo Ionà, Federico Bianco Caracci, Francesca Consoli, Daria Bonifazi e Federica Di Cavio, ha incontrato gli studenti dell’Istituto Scolastico Leonardo Murialdo di Albano per un processo simulato per furto d’identità digitale.


L’iniziativa si è tenuta presso l’aula magna della storica e prestigiosa Scuola dei Castelli, che ospita centinaia di studenti di vari ordini e gradi, compreso il Liceo. Sono intervenuti anche la psicologa Francesca Bertucci, referente dello Sportello di Ascolto dell’Istituto, la dottoressa Flavia Cece, coordinatrice del servizio educativo del Murialdo, e le psicologhe dell’Ufficio dei Servizi Sociali del Comune di Albano, tutela minori, Silvia Glover e Viviana Scatola. Gli autorevoli relatori sono stati accolti dal preside Flavio Cimini e da numerosi insegnanti della scuola.
Gli studenti di terza media e altri del Liceo sono stati tutti molto attenti e positivamente impressionati da quanto è stato detto, simulando proprio un processo per furto d’identità digitale, un reato molto grave, pari anche ai reati digitali come il revenge porn o il cyberbullismo, come è stato spiegato a tutti gli alunni e le alunne. Gli studenti hanno preso parte in veste di avvocati, pubblici ministeri e presidenti del Collegio Giudicante, con tanto di toghe.
Sono state due ore di incontro molto partecipato e coinvolgente per tutti gli alunni e gli insegnanti presenti. All’iniziativa, come sempre, è intervenuto anche il fotoreporter giornalista Luciano Sciurba, che segue il progetto dall’inizio, e che ha avuto parole di elogio per l’avvocato Trivelloni, i suoi colleghi e la dirigenza scolastica, nonché per tutti gli insegnanti e le psicologhe. “Per questa interessante e formativa giornata, che va sicuramente ad aumentare la sicurezza dei giovani sotto l’aspetto dell’uso dei dispositivi elettronici e della rete internet”, ha commentato il cronista del quotidiano Il Messaggero.


Il preside Flavio Cimini ha ringraziato tutti gli esperti e autorevoli avvocati per la bella e informativa idea del Processo Simulato, che nelle scuole può essere molto d’aiuto ai ragazzi per non cadere né vittime né protagonisti di queste azioni, che potrebbero avere conseguenze molto gravi sia su chi le commette che sulle vittime.





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