Albano Laziale al centro dei diritti civili: dal “Pride de’ li Castelli” allo “Sportello Regionale Arcobaleno”

Albano Laziale al centro dei diritti civili: dal “Pride de’ li Castelli” allo “Sportello Regionale Arcobaleno”

Albano Laziale – La notte del 28 giugno 1968, in un bar di New York, lo Stonewall Inn, un gruppo di persone reagirono a uno dei numerosi raid intimidatori e vessatori che la polizia effettuava regolarmente nei locali frequentati dalla comunità omossessuale e transgender. Ne scaturì una vera e propria sommossa popolare di tre giorni, ricordata come i moti di Stonewall, che innescò una serie di manifestazioni e commemorazioni che si estesero a macchia d’olio in tutti gli Stati Uniti trasformandosi, anno dopo anno, nel Pride, in ricordo del giorno della prima ribellione a New York.

Successivamente, queste manifestazioni di orgoglio della propria identità sessuale furono organizzate in altri Paesi del mondo. Nel 1994 si svolse il primo Pride ufficiale italiano a Roma (quest’anno ricorre il trentesimo anniversario), anche se la prima vera manifestazione dell’orgoglio LGBTQIA+ nel nostro paese fu un corteo spontaneo avvenuto nel 1972 a Sanremo.

La comunità mondiale ha quindi deciso di individuare il mese di giugno come Pride Month, ovvero il mese nel quale si svolgono la maggior parte delle colorate manifestazioni per rivendicare la libertà di amare senza discriminazione, il riconoscimento dei diritti civili e, soprattutto, permettere alle persone di rendersi visibili e non doversi più nascondere (cosa ancora non scontata, specialmente nelle piccole realtà).

I cittadini di Albano Laziale ricorderanno con piacere il colorato e festoso corteo che il 25 giugno 2022 ha invaso le strade della loro città, quando “Il Pride de’ li Castelli” ha coinvolto la comunità locale che ha dimostrato una straordinaria accoglienza e il Patrocinio di diversi comuni dei Castelli Romani (i cui Amministratori erano presenti tra i manifestanti). Era una delle tappe del Lazio Pride. Tante erano le persone sui balconi o alle finestre dei palazzi, e anche lungo il percorso della manifestazione, che cantavano e ballavano insieme ai più di millecinquecento partecipanti provenienti da tutta la provincia romana. Ma Albano Laziale è al centro della vita sociale della comunità LGBTQIA+ in quanto ospita la sede dello Sportello Regionale Arcobaleno, un centro diffuso contro le discriminazioni verso le stesse persone LGBT+, grazie all’impegno delle Arcigay Castelli Romani, Frosinone, Latina, Rieti, Roma e Viterbo, con il sostegno del Comune di Albano Laziale e il supporto di UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.

Fortemente voluto nel 2021 dall’Amministrazione cittadina, in particolare dall’Assessora alle Pari Opportunità, Enrica Cammarano, lo sportello di Albano offre una serie di servizi. Oltre all’ascolto delle persone che ancora incontrano problemi di accettazione della propria sessualità da parte delle famiglie o del tessuto sociale in cui vivono, viene offerto anche un servizio psicologico (fondamentale per l’accettazione di sé stessi o per il primo approccio a un percorso che potrebbe portare al cambio di identità). Sono attivi, tra gli altri, anche i servizi di assistenza legale, accoglienza per chi necessita di unità alloggiative e consulenza medica con possibilità di effettuare il test HIV.

Un punto di incontro e supporto completo e concreto per sensibilizzare la popolazione al fine di abbattere tutte quelle discriminazioni che ancora oggi sono troppo presenti.

Con Albano Laziale la comunità LGBTQIA+ ha trovato accoglienza, supporto e impegno delle Istituzioni grazie alla sua Amministrazione Comunale che fa dell’inclusione la propria bandiera.
Buon mese del Pride a tutti.

Claudio Chiavari

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Last Updated on 28 Giugno 2024 by Autore G

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