Albano-Ardea-Pomezia – “Oggi è una giornata di grande importanza perché finalmente la petizione popolare contro l’inceneritore di Roma, forte di solide ragioni giuridiche e sostenuta da oltre 13 mila firme, ha superato il vaglio di ammissibilità e presto potrà essere discussa a Bruxelles”.
È quanto dichiara in una nota l’Unione dei Comitati contro l’ inceneritore. “Gualtieri si è sin qui schernito dell’opposizione al suo impianto convinto che i poteri commissariali lo mettessero sempre e comunque al di sopra delle leggi. Davanti al principio di precauzione che deriva direttamente dai trattati UE – sottolineano dall’ Unione – i poteri commissariali non sono opponibili perché quel principio se applicato – e in Europa non possono non tenerne conto – costituisce un limite invalicabile anche per il Commissario inceneritorista.
L’ inceneritore, infatti, costituisce un rischio significativo per la salute e l’ambiente e vanno quindi adottate misure preventive per evitare danni irreparabili che, nel caso dell’ inceneritore di Roma, si devono tradurre nello stop al mega impianto. Nel chiedere al Parlamento europeo di garantire il rispetto del principio di precauzione, con la petizione invitiamo le istituzioni europee a verificare se il progetto è conforme al diritto dell’UE, compresi gli obiettivi di sviluppo sostenibile, riduzione delle emissioni ed economia circolare. A ormai un anno dalla sentenza calpesta diritti del Consiglio di Stato, decantata da alcuni come il via libera definitivo, il nostro NO è oggi più forte che mai davanti a un impianto il cui iter autorizzativo è ancora tutto da avviare”.
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