Roma – Roma Capitale sceglie la strada del lavoro inclusivo e solidale. Da ieri è ufficialmente online l’Elenco delle Cooperative di tipo B, un importante strumento che punta a favorire l’inserimento lavorativo delle persone in condizione di fragilità.
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Grazie a questo elenco, Municipi, Dipartimenti e Società Partecipate potranno destinare fino al 5% della spesa per beni e servizi a appalti riservati a cooperative sociali che impiegano lavoratori fragili. È un passo concreto per rendere la città di Roma più equa e solidale, creando opportunità di lavoro per chi, altrimenti, rischierebbe di rimanere ai margini.
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Chi può aderire
L’elenco, che al momento include già 26 imprese sociali, resterà aperto a nuove adesioni da parte di cooperative che accolgono e impiegano persone in situazione di svantaggio:
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- Persone con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali
- Ex degenti di ospedali psichiatrici
- Soggetti affetti da dipendenze
- Minori in difficoltà familiare o orfani
- Detenuti o ex detenuti in misure alternative alla detenzione
I settori che più potranno beneficiare di questo strumento includono la ristorazione, le pulizie, l’archiviazione e digitalizzazione documentale, la gestione dei parcheggi, degli arenili e dei centri sportivi.
Il plauso di Confcooperative Lazio
Grande soddisfazione è stata espressa da Confcooperative Lazio, realtà che da sola offre lavoro a oltre 2.600 persone svantaggiate, con un incremento del 28,2% rispetto al 2020.
«Si tratta di un passaggio fondamentale, che restituisce ulteriore concretezza al prezioso lavoro della cooperazione sociale – ha dichiarato Marco Marcocci, presidente di Confcooperative Roma e Lazio –. Un ruolo centrale, capace di coniugare occupazione sana e sviluppo sostenibile. Ringraziamo il Comune di Roma per aver riconosciuto, con questa iniziativa, il valore del dialogo tra istituzioni e Terzo settore».
Anche Luciano Pantarotto, presidente di Confcooperative Federsolidarietà Roma e Lazio, ha sottolineato l’importanza del provvedimento:
«La pubblicazione dell’Albo, frutto di un lungo percorso avviato con la delibera del 2023, finalmente traccia un percorso chiaro e trasparente, in linea con le direttive europee, per riservare opportunità lavorative alle persone svantaggiate di Roma Capitale. Questo atto riafferma la capacità inclusiva della cooperazione sociale e la sua funzione di raccordo tra i servizi per il lavoro istituzionale e il tessuto sociale della città. Confidiamo che l’Albo venga effettivamente utilizzato dalle stazioni appaltanti, così da rendere concrete le volontà espresse dall’Assemblea Capitolina».
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Una città più inclusiva è possibile
Con l’Elenco delle Cooperative di tipo B, Roma si dimostra attenta ai temi dell’inclusione lavorativa e della giustizia sociale, riconoscendo nel lavoro uno strumento fondamentale per la dignità e la realizzazione personale, soprattutto per chi vive condizioni di difficoltà.
Un modello virtuoso che, se applicato concretamente, potrà contribuire a costruire una capitale più giusta, coesa e solidale.
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