Nemi, donna 69enne trovata morta al Lago all’alba, il corpo avvistato da due residenti poco prima delle 5

Nemi, donna 69enne trovata morta al Lago all’alba, il corpo avvistato da due residenti poco prima delle 5

Nemi, una donna di 69 anni residente a Genzano, ma, secondo alcuni amici giunti sul posto, originaria di Marino, è stata trovata priva di vita questa mattina all’alba sulle rive del Lago di Nemi. Si pensa che fosse arrivata con la sua macchina probabilmente verso le 4.

Scendendo in spiaggia, si è lasciata andare in acqua, dove è deceduta pochi minuti dopo essersi tuffata, vicino al Museo delle Navi. Fortunatamente, il suo corpo nelle acque lacustri, vicino a un canneto, è stato visto da una coppia di coniugi che abitano nell’area sopra la spiaggetta, dove gestiscono un ristorante. I due, svegliati dal rumore del tuffo in acqua, avvertito intorno alle 4:30 del mattino, hanno subito chiamato i soccorsi.

I vigili del fuoco di Nemi sono giunti sul posto in pochi minuti, intorno alle 5, insieme ai Carabinieri della locale stazione, a una pattuglia del radiomobile di Velletri e ai sanitari del 118. Successivamente, il medico legale ha svolto l’esame del corpo, senza trovare segni di violenza. I pompieri di Nemi hanno recuperato il corpo a circa 50-100 metri dalla riva e lo hanno riportato a terra per il recupero della salma, affidato all’agenzia funebre Smef di Genzano, che si occuperà delle esequie.

È stato subito avvisato il marito della donna, che insieme a due amici di Genzano la stava cercando dalle prime ore del mattino. Il marito, sotto shock, ha svolto il riconoscimento della salma, come richiede la procedura giudiziaria in questi casi. Alcuni amici hanno raccontato che la donna soffriva da alcuni mesi di una forte depressione. Questa mattina, dopo essere uscita con la sua macchina mentre il marito dormiva, si è diretta sulle sponde del Lago di Nemi. Dopo aver parcheggiato, è scesa in spiaggia e si è tuffata in acqua vestita, togliendo solo le scarpe.

Era vestita con un pantalone di una tuta scura, una maglietta e scarpe da ginnastica, ancora molto curata,” ha detto la donna che, insieme al marito, ha trovato il corpo e chiamato il 112. “Spesso veniva a passeggiare con delle amiche al lago. Ricordo che la vedevo ogni tanto. Era sempre gentile e ben curata, non pensavo potesse mai fare una cosa del genere. Siamo molto dispiaciuti. All’alba, verso le 4:30, abbiamo sentito un tuffo nel lago e ci siamo affacciati dai nostri balconi sulla spiaggetta. Dopo aver sentito alcuni lamenti, abbiamo visto il corpo della povera donna a pelo d’acqua e abbiamo subito chiamato i soccorsi. In pochi minuti sono arrivati i carabinieri di Nemi, con il maresciallo Domenico De Rosa, il nostro comandante di stazione, altri militari, il 118 e i pompieri per il recupero in acqua con un pattino che abbiamo qui sotto. Che disgrazia, ancora non riusciamo a crederci, siamo sotto shock,” conclude la donna.

Il magistrato di turno, dopo tutti gli accertamenti del caso, ha riaffidato il corpo al marito senza stabilire l’autopsia, vista la chiara ipotesi del malore in acqua, probabilmente un gesto volontario. Questa mattina il lungolago di Nemi, come tutte le domeniche, si stava riempiendo di gitanti, decine di persone che fanno jogging e molti visitatori dai comuni vicini, che hanno visto lo schieramento di vigili del fuoco, ambulanze e carabinieri nel tratto non lontano dallo storico Museo delle Navi.

Solo alcuni giorni fa, un altro corpo privo di vita era stato trovato alle prime ore del mattino da un ragazzo sulla spiaggia di fronte a quella di oggi, nella zona denominata “La Fiocina”. Si trattava di un 67enne di Velletri, E. M., colto da malore. Anche lui era arrivato al lago con la sua auto ed è stato recuperato dai vigili del fuoco di Velletri a pochi metri dalla riva. Dopo i controlli del caso, il corpo è stato affidato al fratello per la sepoltura.

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Last Updated on 30 Giugno 2024 by Autore P

Redazione 2

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